Affidamento di pazienti psichiatrici nelle famiglie: in Piemonte 125 casi su 250 di tutta Italia. La notizia è emersa in Commissione regionale Sanità, presieduta dal presidente Alessandro Stecco, che ha audito il responsabile del progetto d’inserimento etero familiare supportato di adulti (Iesa) di pertinenza dell’Asl To4, Diego Menchi, per un approfondimento sul tema.
Menchi ha spiegato come “fin dal 1998 Lucca e Collegno, sedi di manicomi, cominciarono ad affidare alcuni pazienti psichiatrici a famiglie al di fuori delle istituzioni. Una pratica che in Italia è ancora sottoutilizzata, anche perché non disciplinata a livello nazionale, che rappresenta innumerevoli vantaggi sia per il paziente sia per il Servizio sanitario. All’interno di un contesto familiare, infatti, i pazienti stanno decisamente meglio e costano al Servizio sanitario un terzo di quanto costerebbero se vivessero all’interno di una comunità”.
“Al momento – ha quindi aggiunto – i progetti d’inserimento in Italia sono circa 250, di cui metà in Piemonte, suddivisi tra l’Asl To3, che è il centro regionale esperto, e l’Asl To4. Compito delle Asl è creare e formare una ‘banca famiglie’ in grado di accogliere e assistere malati psichiatrici gravi che non hanno più ragione di vivere in comunità e una ‘banca pazienti’ che ne possano beneficiare”.
“Gli Iesa – ha spiegato – possono essere part time, quando il paziente viene accolto con una determinata frequenza o in occasioni stabilite, o full time e a medio (massimo due anni) o a lungo termine (per sempre). Per il mantenimento l’Asl versa alla famiglia una quota mensile di 750 euro e il paziente o i consorzi ne stanziano 250 per un totale complessivo di 1.100 euro”.
“Si tratta di un servizio difficile da realizzare perché da svolgere in sinergia e non delegabile e molto dipende dalla motivazione dei direttori. È una realtà che rende molto ma richiede molto impegno: non è facile iniziare da zero”.
Sono intervenuti, per porre domande, il presidente Stecco, Andrea Cane, Sara Zambaia (Lega), Silvana Accossato (Luv) e Francesca Frediani (M40-Up).
Al termine dell’audizione il presidente Stecco ha annunciato l’intenzione di organizzare un’informativa in Commissione coinvolgendo l’Assessorato alla Sanità e il personale dell’Asl To3 e To4 che si occupano di questi temi.
La Commissione, presieduta dal vicepresidente Domenico Rossi, si è poi riunita in seduta ordinaria in merito alla conclusione del gruppo di lavoro sulla Sanità penitenziaria in Piemonte prevista dalla mozione a prima firma dello stesso Rossi (Pd) e di Sara Zambaia (Lega).
Entrambi hanno illustrato la struttura della relazione, che verrà a breve presentata in Aula, sottolineando l’attenzione e l’impegno di maggioranza e minoranza per analizzarne i problemi e ragionare su quanto la Regione, nell’ambito delle proprie competenze, potrebbe fare in questa materia.