Mercato immobiliare in calo a Torino: -3,4% le compravendite. -25,6% i mutui

Il Presidente dei Notai di Torino, Maurizio Gallo-Orsi: “Sono segnali preoccupanti: da un lato per l’occupazione nelle imprese edili, dall’altro perché sta venendo a mancare la leva del credito, fondamentale per la ripresa del mercato“.

  Il Consiglio Nazionale del Notariato, sulla base delle rilevazioni effettuate attraverso i Dati statistici Notarili (DSN) pubblicate sul sito https://dsn.notariato.it, ha reso noto l’andamento del mercato immobiliare e dei mutui in Italia nel primo semestre 2023: un calo dell’8,7% delle compravendite di abitazioni (da 303.375 a 277.052) rispetto allo stesso periodo del 2022. Si riduce anche il numero delle transazioni (-12% nel secondo trimestre 2023), dell’acquisto di prime case tra privati (-11%) e delle seconde case (-1,9%). Anche i mutui per l’acquisto della casa sono diminuiti (-29,5%), ad evidenziare come l’aumento dei tassi di interesse abbia portato le persone ad utilizzare maggiormente i propri capitali rispetto a forme di finanziamento.

Oltre al dato nazionale, il Notariato ha presentato una ricognizione effettuata in 9 grandi città italiane in merito alle seguenti tipologie di atti: mutui, surroghe e compravendite di fabbricati abitativi. Le città in esame sono: Bari (-12,4% il volume generale delle transazioni immobiliari); Firenze (-10,3%); Roma (-9,6%); Milano (-8,4%); Napoli (-7,3%); Bologna (-4,6%); Verona (-3,7%); Torino (-3,4%); Palermo (-0,3%).

A Torino, nei primi sei mesi del 2023, si è registrato un calo del 3,4% delle compravendite di abitazioni rispetto allo stesso periodo del 2022. È il mercato della prima casa acquistata da impresa a subire un vero e proprio crollo, registrando un -41% mentre l’acquisto della prima casa tra privati registra un calo del 6,8%. Segno positivo invece per l’acquisto delle seconde case tra privati, con un +5,3%, mentre l’acquisto delle seconde case da impresa subisce un calo del 7,2%. I mutui per l’acquisto della casa sono diminuiti del 31,5% rispetto ai primi sei mesi del 2022. In calo di conseguenza anche il numero delle persone fisiche che hanno contratto un mutuo (-32,5%), con una riduzione del 30% della fascia di età 18-35, -32,5% per la fascia 36-45 e -36.61% per la fascia 46-55. La riduzione del capitale erogato è pari al 36% (da 1.541.061.396 nel primo semestre 2022 a 984.765.079 nel primo semestre 2023). La differenza di questi due dati percentuali è data da una riduzione generale di tutti i mutui concessi in particolare relativi alla fascia di capitale tra i 200mila euro a 250mila euro (-52,65%). Anche a Torino, come in tutta Italia, le surroghe aumentano del 9,09% nel primo semestre 2023 rispetto al primo semestre 2022.

“I dati più rilevanti che si traggono dal report, oltre alla discesa generalizzata delle compravendite e dei mutui, sono sostanzialmente due: il calo delle vendite del nuovo, che ovviamente sconta prezzi più alti, e il crollo verticale dei mutui sia sulle prime che sulle seconde case, ben maggiore del calo delle compravendite. Sono segnali preoccupanti: da un lato per quanto riguarda l’occupazione nelle imprese edili, dall’altro perché sta venendo a mancare la leva del credito, fondamentale per la ripresa del mercato, che però patisce il rialzo dei tassi”.

Maurizio Gallo-Orsi, Presidente del Consiglio notarile dei distretti riuniti di Torino e Pinerolo

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