Al secondo piano del motel

CALEIDOSCOPIO ROCK USA ANNI 60

Management autogestito, ambienti di registrazione improvvisati, “basement” per le prove, 1 dollaro a copia, autoproduzione, dj delle radio amici, spese “extra” ridotte all’osso. Questa era quasi la regola tra le bands di teenagers del rock garage e psych/garage americano degli anni ‘60. Non c’era spazio per errori, dispendio di risorse, passi falsi; era necessario anche mantenere sempre vigile l’attenzione di fronte a talent scout sospetti o sedicenti “emissari” di questa o quella etichetta; nonostante la giovane età c’era bisogno di mantenere i piedi ben piantati a terra, evitare utopie e castelli in aria.

Tra le bands meteora che mantennero un profilo “ragionevole” e realistico si possono annoverare “The Satyrs”, formatisi nella primavera del 1968 nell’area di Haddon Heights (New Jersey), a circa 10 miglia a sud-est di Philadelphia (PA). I componenti erano pressoché tutti quanti residenti in un raggio piuttosto ristretto: Craig Morrell (V, b), Mike Doerr (V, batt), Bob Agnew (chit), Kenny Reibel (org), Andy Madajewski (batt, perc) e il “basement” della famiglia Reibel era il luogo abituale delle prove “domestiche” della compagine. Ovviamente il management era autogestito, con il solo appoggio esterno di un amico con agganci in alcune radio della zona; tutto era rigorosamente autoprodotto, senza spese extra di nessun tipo, soppesando bene qualsiasi occasione ed opportunità, “cum grano salis”. Grazie alla programmazione favorevole di radio locali tra cui WIBG e WFIL, il “sound” della band (con influenze specialmente da The Doors e ? and The Mysterians) divenne familiare specialmente nel giro dei teen clubs e dei licei dell’area (Camden, Deptford, Voorhees, Moorestown, Woodbury); va da sé che le feste di “high school” fossero il pane quotidiano delle bands di qualsiasi angolo degli USA e “The Satyrs” si fecero le ossa in più occasioni proprio in questi contesti. I buoni agganci nelle radio e le congiunture favorevoli tra “Battles of the Bands” (Cherry Hill) e “opening” diedero la possibilità della registrazione dell’unico 45 giri prodotto: “Yesterday’s Hero” [Morrell – Williams] (2668; side B: “Marie” [Doerr – Morrell]), con etichetta Spectrum Records di Greenville [SC]. Qui va precisato che le condizioni di registrazione furono quasi estreme, dal momento che la band si trovò a incidere al secondo piano di un motel sull’Admiral Wilson Boulevard di Camden, con la possibilità di “centrare” un’unica presa di suono e con mezzi di mixaggio parecchio ridotti. La stampa dei 45 giri fu a carico della band ad 1 dollaro a pezzo (400 dollari il prezzo totale) e con incombenze di distribuzione completamente a carico del gruppo. Ma la buona volontà di tutti e l’entusiasmo spensierato ed incosciente fecero il resto e il disco rimase in programma nelle radio (anche alla WCAM di Camden) e ben radicato nella memoria degli appassionati di allora e dei decenni successivi. Ne è prova il fatto che “Yesterday’s Hero” entrò a far parte di numerose compilations degli anni 80, 90 e 2000, tra cui “Pebbles vol. 5”, “Acid Dreams Epitaph”, “The Ultimate Acid Dreams Collection”, “Psychedelic States. New Jersey vol. 1”, “Mindless Teenage Brainrot”, “1960s Fever Diamonds vol. 0009”. L’inevitabile ed ineluttabile chiamata in esercito (come in moltissimi altri casi) tarpò le ali alla band e “The Satyrs” si sciolsero entro l’estate 1969.

Gian Marchisio

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