L’inesauribile vena poetica di Graziella Provera

L’inesauribile vena poetica di Graziella Provera rende

partecipi della sua anima sensibile e meditativa sullo

scorrere del tempo e della vita. Sempre affiorano delicati

accordi nostalgici dell’innocente fanciullezza, come in una

ricerca del tempo perduto. A contrappunto la consapevolezza

della fatica  del vivere dei nostri giorni, accolta senza accenti

drammatici e neppure con la sensazione di assenza della poesia

crepuscolare, poiché ci può salvare la consapevolezza delle

cnfinite risorse dell’Amore, che si rivela in ogni cosa, anche

la più piccola, offrendoci la contemplazione del creato

in tutta la sua bellezza, accolta con un senso di stupore

e incanto del mistero della vita.

Giuliana Romano Bussola

penna calligrafia

NEL CORTILE

Quand’eri bambino, sul principiare della notte

sortivi nel cortile a contemplar le stelle.

E al riguardar l’infinita distesa

di quel buio

e il tremolar di quelle luci lontane

nascevano  nel cuore l’incanto ed  il timore,

il mistero profondo dell’umana vita.

Brillavano le luci alle finestre,

e sommesse sentivi le voci

di chi lì viveva.

E lì restavi, nella frescura della sera,

ad ascoltare i fraterni rumori della notte,

finchè il richiamo del focolare e degli affetti

ti facevan ritornare dentro casa.

Allora lo sentivi che cielo, stelle

ed ogni essere che vive

è il palpitare di una sola unica Vita,

che dona sé stessa senza posa,

il cui principio e fine

è solo amore.

10 marzo 2022

 

***

 

UN GRILLO IN CITTA’

Lasciavo aperte le finestre

Per sentire il tuo frinire

nella notte estiva.

Mi figuravo  d’essere in campagna

in una casa circondata da siepi

di bosso e di ligustro.

Ora mi manca il tuo canto,

quella dolce

instancabile armonia

che mi cullava nella notte.

Anche tu,

nel tuo piccolo, umile essere,

hai dato gioia al mio cuore,

al mio sonno,

ai miei sogni.

28 giugno 2023

***

 

TI ASPETTO

Ti aspetto

Come si attende primavera

Quando, ancora buio, cantano i merli

Destandoti dal sonno,

e la magnolia carica di fiori

ti sorride dal giardino.

Più non sarò l’ombra fugace

Che porta il mio nome

Sarò soffio di vento, spirito nudo

Accordo celeste vibrante di gioia.

Sarà un cielo sommerso di luce

Che mi accoglierà

E note incantate, più belle

di qualunque terrestre armonia.

Entrerò nel verde giardino

Che vidi in un sogno

Dove la luce dolcissima

Non conosce tramonto

Sollievo e riposo

Per l’anima, dopo sì lungo viaggio.

24 agosto 2022

 

 

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