“A inizio del secolo a Mirafiori si producevano 400 mila auto, lo stesso numero che si raggiunge oggi con l’intera produzione italiana. Per questo nel confronto con il ministro abbiamo detto chiaramente che, all’interno dell’incremento di volumi al centro dell’ipotesi di accordo a cui il ministero sta lavorando con Stellantis, ci sia una valorizzazione dei singoli stabilimenti, alla luce delle attuali e potenziali capacità produttive. Mirafiori oggi ospita la produzione della 500 elettrica, con volumi di circa 100 mila auto all’anno, ma ha capacità produttiva almeno doppia. Serve quindi un nuovo modello da produrre a Mirafiori in grado di garantire lo sviluppo dello stabilimento e la crescita dei posti di lavoro” dichiara il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio al termine dell’incontro al ministero delle imprese e del Made in Italy con il ministro Adolfo Urso e le altre Regioni che ospitano stabilimenti Stellantis.
L’assessore alle Attività Produttive Andrea Tronzano, aggiunge: “Si sta andando nella direzione giusta perché, per la prima volta negli ultimi decenni, grazie al lavoro del ministro Urso si sta affrontando in modo organico la politica sull’auto con idee chiare che tengano conto anche delle richieste che provengono dalla politica e dalle imprese piemontesi”.
Durante l’incontro il presidente Cirio e l’assessore Tronzano hanno ricordato l’accordo, siglato con Stellantis e il Comune di Torino, per la realizzazione a Mirafiori dell’hub del riciclo, che consente di mantenere per Torino un ruolo centrale nella filiera della transizione ecologica.
“È importante che nel confronto con Stellantis siano inseriti tutti i livelli: quello produttivo, quello della ricerca e sviluppo, quello ingegneristico e quello della filiera che per il nostro territorio rappresenta una componente strategica irrinunciabile” sottolineano Cirio e Tronzano. Oggi la componentistica legata all’automotive in Piemonte rappresenta oltre 730 imprese, 59 mila occupati e un fatturato che nel 2021 ha raggiunto i 17,6 miliardi di euro. “
Per il Piemonte – concludono presidente e assessore- è quindi fondamentale non solo salvaguardare questo comparto ma anche farlo crescere mettendolo nelle condizioni di intercettare la transizione ecologica e le sfide dell’automotive del futuro”.
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