Maria Luisa Coppa, presidente Ascom Torino: «Non basta più la sola vendita, occorre trovare elementi innovativi che coinvolgano nuovamente la clientela. Troppo rischiosa l’idea di eliminare i saldi».
Dopo il primo fine settimana di saldi estivi, iniziati giovedì scorso 6 luglio, Ascom Confcommercio Torino e provincia raccoglie il sentiment degli imprenditori e avvia una riflessione sull’intero sistema delle promozionistagionali.
«È presto per dare un giudizio sull’andamento dei saldi – commenta la presidente di Ascom Confcommercio Torino e provincia Maria Luisa Coppa – ma è evidente che i primi giorni si sono svolti in linea con le aspettative degli imprenditori, senza particolari picchi e meglio sabato e domenica rispetto a giovedì e venerdì. Abbiamo raccolto direttamente il riscontro sulla partenza dei saldi e i temi su cui maggiormente ci si concentra sono quelli di un avvio tardivo e in un giorno infrasettimanalecommercialmente poco attraente. È importante considerare che ci sono ancora molti giorni a disposizione e gli acquisti potrebbero essere rimandati ad un momento successivo».
«Negli ultimi anni – prosegue la presidente Coppa –, i commercianti hanno manifestato una sempre minore soddisfazione riguardo ai saldi. Alcuni ne chiedono addirittura l’abolizione. Le ragioni sono molteplici: dalla continua concorrenza di scontistiche on line al moltiplicarsi di occasioni tipo ‘Black Friday’, da pre-saldi sempre più massicci al cambio di abitudini di consumo, dalla flessione del potere di acquisto delle famiglie fino a elementi estremamente contingenti come il mal tempo o il troppo caldo. A fronte di una molteplicità di motivazioni e di una sola esigenza degli imprenditori, che è quella di incentivare gli acquisti di fine stagione, riteniamo sia giunto il momento di avviare una seria riflessione su come rendere nuovamente attraenti queste promozioni. Tale riflessione deve coinvolgere le imprese, gli esperti del settore, l’Amministrazione comunale e tutti gli stakeholder. Ascom si propone come capofila di questo processo di valutazione e, naturalmente, di proposta per farci trovare pronti, auspichiamo, già per i prossimi saldi. Non basta più la sola vendita, occorre trovare elementi innovativi che coinvolgano nuovamente la clientela. Troppo rischiosa l’idea di eliminare i saldi».
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