IL COMMENTO di Pier Franco Quaglieni
Per i gravissimi fatti del 3 giugno 2017 in piazza San Carlo l’ ex sindaca di Torino on. Chiara Appendino, grillina doc, ma pupilla di Enrico Salza, è stata ricondannata a un anno e 8 mesi mesi di carcere dalla Corte d’Assise d’ appello di Torino. L’ ex questore è stato assolto, mentre il Prefetto allora in carica non è stato neppure lambito dal processo. Questi due fatti aggravano la posizione dell’ex sindaca che alcuni ritenevano meglio della sindaca di Roma Raggi. Io scrissi nella notte stessa di quella tragedia in cui non rimasi coinvolto per puro caso e di cui seppi in diretta gli effetti, essendo a 200 metri da piazza San Carlo, un commento che ripropongo oggi.
Pur con tutti i distinguo garantisti del caso, già nella stessa notte,senza accusare nessuno in particolare, in quell’ articolo, scevro di partigianeria e di pregiudizi, venne evidenziata la leggerezza e la irresponsabilità di chi doveva provvedere alla pubblica incolumità. La condanna della Sindaca anche in appello dimostra in modo inequivocabile un suo preciso coinvolgimento. Mai una leggerezza del genere avrebbe commesso Piero Fassino, uscito perdente nel ballottaggio in cui troppi torinesi votarono Appendino senza immaginare cosa potesse significare per la Città.E il giudizio in Appello in cui viene assolto il questore, lo dimostra in modo inequivocabile. Anche a Torino, c’è un giudice senza dover andare a Berlino. E’ importante sapere che possiamo contare su una Magistratura indipendente.
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