- Il 66% dei torinesi sa cos’è un’assicurazione sanitaria integrativa, e quasi uno su tre ne ha almeno sentito parlare
· Oltre due su cinque (42%) stanno prendendo in considerazione l’idea di sottoscriverne una o pensano che in futuro potrebbero farlo
· Chi ha già acquistato una polizza lo ha fatto nel 46% dei casi in agenzia o in banca
La maggioranza dei torinesi conosce le polizze sanitarie integrative, e quasi la metà sta prendendo in considerazione l’idea di acquistarne una o potrebbe farlo in futuro: è quanto emerge dall’ultima ricerca dell’Osservatorio Sanità[1] di UniSalute in collaborazione con Nomisma, che ha indagato la familiarità e la predisposizione del capoluogo piemontese rispetto alle assicurazioni sanitarie.
Secondo il sondaggio, due torinesi su tre (66%) dichiarano di sapere perfettamente cosa sia una polizza sanitaria integrativa, mentre il 30% dice di averne almeno sentito parlare, ma di non aver ben chiaro di cosa si tratti. Solo il 4% afferma di non saperne proprio nulla. Nonostante ciò, nel campione interrogato dalla ricerca ha già sottoscritto personalmente una assicurazione sanitaria appena il 10% degli intervistati.
Questa percentuale sembra però destinata ad aumentare: uno su cinque (20%), infatti, dice di star già prendendo in considerazione l’acquisto di una polizza di questo tipo, mentre un altro 22% afferma che potrebbe farlo in futuro, anche se ora non ne sente l’esigenza. In un contesto in cui usufruire dei servizi sanitari risulta sempre più difficoltoso, oltre due torinesi su cinque (42%) risultano dunque interessati alla possibilità di sottoscrivere un’assicurazione sanitaria integrativa.
Ma quali vantaggi potrebbero convincere i torinesi che non hanno una polizza ad acquistarne una? Il bisogno che emerge è quello di potersi prendere cura al meglio della propria salute: accedere dunque a prestazioni specialistiche altrimenti troppo onerose (41%) e a prestazioni mediche ad un costo contenuto (35%), possibilmente in tempi ridotti (28%) e con l’offerta di coperture vicine alle proprie esigenze (26%).
Guardando invece a chi ha già una polizza, la ricerca UniSalute rileva come quasi la metà (46%) l’abbia sottoscritta in un’agenzia assicurativa o in un istituto bancario, mentre più raro è l’utilizzo di canali online come sito o app della propria azienda/fondo (20%) o della compagna assicurativa (12%). Nel complesso, il livello di soddisfazione risulta elevato: si dichiara almeno soddisfatto il 91% degli intervistati in possesso di una polizza, con la possibilità di stipulare una soluzione che includa tutta la famiglia (70%), la semplicità e chiarezza della proposta (70%) e la fiducia nella compagnia assicurativa (64%) tra i punti di forza indicati più frequentemente.