NEL NOME DI “GIULIA”
Ieri una bella giornata di sport giovanile per ricordare “Giulia” la ventinovenne barbaramente uccisa dal fidanzato.
“Il pugilato ha una grande funzione sociale” sottolinea Stefano Abatangelo, campione dei mediomassimi che ha curato l’organizzazione con la sua società Boxing de Rua, dell’ultima tappa del Criterium regionale che si è tenuto presso la bocciofila Rossini.
“C’è molta più violenza fuori dal ring – prosegue Stefano – i pugili rispondono ad un codice etico e ai baby pugili insegniamo che non va mai usata la violenza fuori dal quadrato. Il mio pensiero e soprattutto l’evento ho voluto dedicarlo alla povera Giulia”
Sono almeno 500 i baby pugili nella provincia di Torino e il 30% sono rappresentanti femminili, in forte crescita.
Nel Criterium regionale promosso dalla Federazione Pugilistica Piemonte Valle d’Aosta, hanno preso parte un centinaio di pugilini, nella prova valida per aggiudicarsi il posto nella rappresentativa regionale, che parteciperà dal 23 al 25 giugno a Roseto degli Abruzzi alla fase nazionale della Coppa Italia.
I cuccioli (5-7 anni), cangurini (8-9), canguri (10-11) e allievi (12-13) si sono confrontati tra prove di corsa per i più piccoli a zig zag e cambi di direzione lungo un tracciato, salto alla fune, colpi al sacco oscillante e solo dai canguri in sù una prova di sparring io sul ring, che consiste in due round e una dimostrazione tecnico-tattica.
Nel pomeriggio come evento di contorno 10 incontri dilettanti e altrettanti di sparring io.
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