Dichiarazione dell’on. Daniela Ruffino (Azione):
La presidente del Consiglio Giorgia Meloni non può restare ferma al bivio senza scegliere fra rinunciare a una parte dei fondi europei oppure accelerare conferendo poteri commissariali a sindaci e presidenti di Regione. La possibilità più volte ventilata di ottenere dall’Europa il trasferimento dei fondi inutilizzati del Pnrr al fondo strutturale europea per avere una scadenza più lunga per il loro impiego sembra destinata ad aprire un contenzioso non facile da risolvere.
Discorso a parte, per il peso rilevante che ha nella vita dei cittadini, merita il capitolo sanità. Il Pnrr prevede finanziamenti per 19,7 miliardi da erogare ad ASL e ospedali e riguarda la digitalizzazione, ma soprattutto la costruzione di 400 ospedali di comunità e case di comunità. Per un sistema sanitario ridotto alla canna del gas dopo anni di tagli di spesa, chiusura di ospedali e centro di assistenza, si tratta di una vera botta di ossigeno, per gli operatori e i sanitari ma soprattutto per quelle persone bisognose di cure. Apprendere dal governo che forse non ci sono i tempi per realizzare quelle strutture, grida vendetta al cielo. E allora si riapre il discorso del Mes sanitario, i cui vincoli temporali sono lunghi 10 anni. Presidente Meloni, lei pensa che sia la salute dei cittadini a dover pagare il biglietto per il suo rifiuto di ratificare il Mes e accedere ai fondi sanitari? Appuntarsi ogni giorno una medaglia al valore vi rende ridicoli. Tante inutili battaglie per salvaguardare gli interessi dei balneari, ma della salute dei cittadini questi governo se ne infischia allegramente.
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