La presentazione del carteggio inedito fra Amelia Pincherle Rosselli e Gaetano Salvemini
Giovedì 30 marzo, ore 18
Il titolo “Non ci è lecito mollare” riprende il monito che aveva dato il nome al primo giornale clandestino dell’Italia antifascista, “Non Mollare”, fondato a Firenze nel 1925 (dopo aver firmato il “Manifesto degli intellettuali antifascisti” di Croce) da Gaetano Salvemini e dai suoi giovani discepoli, fra cui i due fratelli Rosselli. Curato da Carla Ceresa e Valeria Mosca, con prefazione di Simone Visciola, il volume raccoglie il carteggio inedito tra Gaetano Salvemini (Molfetta, 1873 – Sorrento, 1957; scrittore, politico e antifascista italiano, fra i fondatori nel 1929, in esilio a Parigi, del movimento “Giustizia e Libertà – GL”) e Amelia Pincherle Rosselli (Venezia, 1870 – Firenze, 1954; scrittrice, anche lei fervente antifascista e madre di Carlo e Nello Rosselli, al cui fianco visse sempre nei luoghi del loro confino ed esilio) e copre l’intero arco di tempo compreso tra il 1915 e il 1954. Libro di profondo valore storico, etico e culturale, “Non ci è lecito mollare” verrà presentato giovedì 30 marzo, alle 18, al “Polo del ‘900” di via del Carmine 14, a Torino. L’iniziativa, promossa da “Polo del ‘900”, “Istoreto – Istituto piemontese per la storia della Resistenza e della società Contemporanea”, “Fondazione Luigi Einaudi onlus” di Torino ed “Edizioni effigi”, inaugura ufficialmente l’avvio delle celebrazioni del 150° anniversario della nascita di Gaetano Salvemini, di cui l’“Istituto di Studi Storici Gaetano Salvemini” di Torino è primo patrocinatore.
Nella loro densa corrispondenza, che copre prevalentemente il periodo intercorso tra il 1937, poco dopo l’assassinio dei fratelli Carlo e Nello Rosselli ( uccisi nel loro lungo esilio parigino, il 9 giugno 1937, a Bagnoles-de-l’Orne, da formazioni locali di estrema destra probabilmente su ordine proveniente dagli stessi vertici del regime fascista italiano) e la prima metà degli anni Cinquanta, le voci di Amelia Rosselli e di Gaetano Salvemini sono unite da un imperativo comune, “Non ci è lecito mollare”.
Sorretti da profonda amicizia, Amelia e Gaetano portano avanti per diciassette anni un complesso “percorso di lavoro” volto a vivificare l’eredità culturale e civile dei due fratelli Rosselli, a fare chiarezza sui responsabili della loro morte (per mano delle milizie fasciste dei “cagoulards”, presumibilmente con la tacita approvazione dello stesso Mussolini e del ministro degli Esteri italiano Galeazzo Ciano), ad organizzare la raccolta, la cura e la divulgazione dei loro scritti: “un’operazione umana e intellettuale – spiegano i curatori – di altissimo profilo che si avvale, fra Italia, Europa e Stati Uniti, della fitta rete di rapporti dei Rosselli oltre che del ‘network’salveminiano”. “Il confronto tra Amelia e Gaetano tocca, inoltre, il processo di edificazione dell’Italia repubblicana. Un’esperienza che, nelle sue fasi più critiche, i due amici vissero e condivisero con passione, inquietudine e speranza, fissando riflessioni che si rivelano illuminanti per (ri)leggere, oggi, quella transizione cruciale della Storia dell’Italia contemporanea”.
L’incontro al “Polo del ‘900” sarà introdotto e moderato da Federico Trocini (“Istituto di Studi Storici Gaetano Salvemini”); a discutere del libro con le curatrici saranno gli storici Massimo L. Salvadori, Paolo Soddu e Giovanni De Luna. Con letture di Federica Tabbò, coordinatrice e responsabile dell’area educativa del “Polo del ‘900” e del “Museo Diffuso della Resistenza” di Torino.
Per info: “Polo del ‘900”, via del Carmine 14, Torino; tel. 011/0883200 o www.polodel900.it
g.m.
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