L’AUTOMOTIVE A TORINO / 8
Il Museo Nazionale dell’Automobile di Torino – MAUTO – è tra i più antichi e importanti del suo genere. Prese origine da una proposta avanzata durante il congresso indetto dall’Automobile Club di Torino nel 1932 per celebrare i “Veterani dell’Automobile”, ovvero coloro che avevano conseguito la patente di guida da almeno 25 anni.
Fu Carlo Biscaretti di Ruffia a concepirlo, idearlo e radunarne la collezione iniziale, creando inizialmente una mostra retrospettiva nell’ambito del Salone di Milano nel 1933; vennero presentate una trentina di vetture, sollevando un grande interesse nel pubblico. Il MAUTO aprì le porte al pubblico solo nell’autunno del 1960, poco prima dell’Expo 1961, nella sede progettata dall’architetto Amedeo Albertini, rinnovato e ampliato in seguito in occasione del 150° Anniversario dell’Unità d’Italia su progetto dell’architetto Cino Zucchi. Nel corso della sua storia il museo si è arricchito di nuove sezioni, come il centro di documentazione e la biblioteca – arricchita di libri, documenti originali e fotografie grazie al lascito Canestrini -.
Negli ultimi anni diventarono sempre più evidenti i limiti dell’edificio, soprattutto per la mancanza di spazi espositivi ormai saturi; così nel 2003 viene approvata la ristrutturazione del museo da parte della Città di Torino e il 10 aprile 2007 il museo viene chiuso al pubblico per avviare un grande processo di ristrutturazione che lo riguardò per 3 anni fino al 2011. Gli spazi interni hanno ricevuto un completo rivolgimento dell’allestimento – curato dallo scenografo franco-svizzero François Confino – e del percorso espositivo, integrando alla collezione ambientazioni e installazioni interattive, dividendo il tutto in tre parti distinte, una per ogni piano.
Nel percorso espositivo viene raccontata la storia dell’automobile, la trasformazione da mezzo di trasporto a oggetto di culto, dalle origini fino all’evoluzione contemporanea del pensiero creativo, analizzando i passaggi epocali della società attraverso l’evoluzione dell’auto. In mostra si trovano attualmente 150 vetture, cui si aggiungono le vetture in prestito temporaneo; le rimanenti 60 vetture della collezione sono conservate in uno spazio interrato denominato “Open Garage”, accessibile su prenotazione. Completa il percorso museale l’area mostre in cui vengono ospitate esposizioni temporanee di approfondimento. Recentemente il MAUTO ha avviato il proprio Centro di Restauro, il cui compito è la manutenzione ordinaria e straordinaria per le vetture della collezione, attenendosi alla metodologia scientifica in fase diagnostica e ai criteri di restauro conservativo negli interventi funzionali; collabora con il Centro Conservazione e Restauro La Venaria Reale e svolge attività di formazione specifica.