Riceviamo e pubblichiamo
Questa mattina i militanti di Azione Studentesca Torino, organizzazione giovanile di Fratelli d’Italia, hanno organizzato un presidio per protestare contro l’implementazione dei bagni neutri e altre politiche pro-gender prese dall’istituto.
È stato esposto uno striscione con scritto: “Fuori il gender dalle scuole”.
“Abbiamo voluto protestare contro l’implementazione dei bagni neutri, misura irrispettosa del decoro e dell’intelligenza degli studenti. Questa è solo l’ultima follia pro-gender promossa da questo istituto, un trend preoccupante che non può passare inosservato. Le teorie di genere non sono altro che un ulteriore strumento per sradicare l’identità e le radici dei giovani e distrarre gli studenti dai reali problemi che li affliggono.
Queste iniziative ci troveranno sempre pronti a esprimere il nostro dissenso” Dichiarano i responsabili di Azione Studentesca Torino.
Paola Ambrogio – Senatore di Fratelli d’Italia – aggiunge: “Ritengo che si stia alzando eccessivamente il livello di confusione: i nostri ragazzi dovrebbero essere lasciati liberi di frequentare la scuola senza dover essere bersagliati da campagne di “sensibilizzazione” rispetto alle “identità di genere”.
Leggi qui le ultime notizie: IL TORINESE“Abbiamo voluto protestare contro l’implementazione dei bagni neutri, misura irrispettosa del decoro e dell’intelligenza degli studenti. Questa è solo l’ultima follia pro-gender promossa da questo istituto, un trend preoccupante che non può passare inosservato. Le teorie di genere non sono altro che un ulteriore strumento per sradicare l’identità e le radici dei giovani e distrarre gli studenti dai reali problemi che li affliggono.
Queste iniziative ci troveranno sempre pronti a esprimere il nostro dissenso” Dichiarano i responsabili di Azione Studentesca Torino.
Paola Ambrogio – Senatore di Fratelli d’Italia – aggiunge: “Ritengo che si stia alzando eccessivamente il livello di confusione: i nostri ragazzi dovrebbero essere lasciati liberi di frequentare la scuola senza dover essere bersagliati da campagne di “sensibilizzazione” rispetto alle “identità di genere”.