La seduta pubblica effettuata ieri, 11 gennaio, ha visto l’aggiudicazione degli otto lotti della ristorazione scolastica e l’abbinamento degli stessi, secondo le modalità previste dal Codice degli Appalti, a 4 delle 6 ditte ammesse. Le 4 ditte vincitrici dell’appalto sono: Ladisa S.r.l. (lotti 1 e 3), Eutourist New S.p.A. Soc. Unipersonale (lotti 2 e 6), Camst Soc. Coop. a r.l. (lotti 5 e 8) e Vivenda S.p.A. (nuovo ingresso, lotti 4 e 7); ognuna di loro gestirà due lotti, come previsto dal bando.
Gli step successivi riguardano la comunicazione ufficiale dell’esito della seduta di gara alle ditte, procedura che avviene normalmente in maniera quasi contestuale al sorteggio e l’acquisizione della documentazione prevista dalla normativa, a cui poi seguirà la stipula del contratto con la Città. Una volta firmato il contratto, se le aziende hanno già portato a termine tutti gli adempimenti necessari (tra gli altri l’allestimento dei centri di cottura e la dichiarazione alla ASL dell’assunzione delle responsabilità igienico-sanitarie), il subentro può avere effetto immediato. La firma, come specificato nel codice dei contratti pubblici, richiede una tempistica che varia da minimo 35 giorni dalla comunicazione di aggiudicazione a massimo 60 dall’efficacia della stessa, motivo per cui il cambio tra ditte avverrà verosimilmente entro i prossimi due mesi.
La grande portata dell’appalto, che come noto vale circa 150 milioni di euro e avrà una durata quinquennale, può prevedere alcuni fisiologici slittamenti nella procedura di gara, dovuti in particolare alle diverse verifiche messe in atto nei confronti delle società ammesse e/o vincitrici della gara, affinché ci sia la sicurezza che tutti i requisiti richiesti nel bando siano pienamente rispettati. A seguito della valutazione dell’offerta tecnica, ad esempio, la Commissione ha ritenuto necessario richiedere ulteriori chiarimenti in merito al costo della manodopera salariale dichiarato dalle aziende, le quali hanno provveduto a fornirli. In seguito ai chiarimenti richiesti, non sono state riscontrate anomalie e la procedura è proseguita nella sua ordinarietà.
La valutazione dell’offerta tecnica inoltre, in considerazione dell’assenza di punteggio derivante dall’offerta economica, ha assunto la massima importanza e ha richiesto approfondimenti e grande attenzione.
La Città seguirà con la massima cura, come fatto fino a ora, il lavoro delle ditte e l’avvio di questo nuovo assetto, affinché inizi il prima possibile quel fondamentale percorso di dialogo e lavoro tra tutti i soggetti portatori di interesse per innalzare la qualità della ristorazione scolastica e coniugare l’equilibrio nutrizionale, il rispetto dell’ambiente e la gradevolezza del pasto.
L’ultima gara cittadina che ha prodotto effetti, rispetto alla ristorazione scolastica, risale al 2012.
“Ogni prerogativa dell’appalto è stata pensata in modo da favorire la massima qualità del servizio e la sua efficienza, che si traduce concretamente nell’attenzione assoluta verso ciò che viene servito nelle tavole dei nostri bambini e delle nostre bambine, come anche verso i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori del settore” ha affermato l’Assessora alle Politiche Educative Carlotta Salerno. “Proprio per questi motivi la Città ha messo in campo 150 milioni di euro per i prossimi cinque anni e, come elemento fondante dell’appalto, l’assenza del ribasso sul prezzo. Nelle fasi pratiche successive alla pubblicazione dell’appalto, la commissione valutante effettuato e continuerà ad effettuare tutti i riscontri necessari allo scopo di garantire alle 340 scuole coinvolte un servizio di qualità.”
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