La Polizia di Stato ha tratto in arresto un cittadino marocchino di ventitre anni per furto aggravato continuato.
L’intervento delle Forze dell’Ordine è scaturito della chiamata al 112 N.U.E. da parte un cittadino che dichiarava di aver subito il furto del proprio telefono, in Corso Vittorio Emanuele II, ad opera di un soggetto che si era avvicinato con la scusa di chiedere una sigaretta, ma che repentinamente lo aveva spinto, buttandolo a terra e sottraendogli il cellulare, per poi allontanarsi.
Il personale del Commissariato di P.S. Barriera Nizza, tramite l’applicazione di geolocalizzazione, rintracciava il telefonino rubato all’incrocio fra via Saluzzo e via Baretti e proprio in quel luogo, dalla vetrina di un locale, gli agenti notavano all’interno un soggetto corrispondente alle descrizioni fornite dal richiedente. Sottoposto a controllo gli operatori rinvenivano nella sua disponibilità, oltre al cellulare del richiedente, altri 4 telefonini di cui il giovane non riusciva a giustificare il possesso.
Senonché, nelle fasi della trattazione dell’indagato, gli agenti sono stati raggiunti da un secondo giovane che riferiva loro di aver anch’egli subito un furto dalle dinamiche molto simili a quelle della prima vittima ed effettivamente, fra i telefonini in possesso del cittadino marocchino fermato, veniva rinvenuto anche il suo telefono cellulare.
In considerazione dei gravi indizi di colpevolezza in ordine alla commissione di due furti a distanza di una trentina di minuti l’uno dall’altro, il ventitreenne è stato tratto in arresto per furto aggravato continuato.
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