IN PIAZZA VITTORIO VENETO

La ” Prosciutteria di Firenze” , il ” non ristorante” più vintage d’Italia, sbarca a Torino, nel piccolo salotto di Torino – Piazza Vittorio Veneto – in una reunion storica e culturale, fra la prima e la seconda capitale d’Italia.
Il carattere vintage, che nel capoluogo piemontese è quanto mai visibile in ogni espressione urbana del centro storico, caratterizza gli arredamenti della Prosciutteria, realizzati con materiali di riciclo proveniente da antiche ville, casali s fattorie, ricreando atmosfere di altri tempi.
Ecco che i torinesi avranno la possibilità di degustare taglieri a base di finocchiona, prosciutti toscani tagliati a mano sul momento insieme, ovviamente, agli altrettanti famosi formaggi e pecorini toscani, stagionati e aromatizzati; abbinati, non c’è nemmeno bisogno di dirlo, a un buon calice di Chianti.
La prosciutteria porta con sè anche un format divertente che permette di acquistare in maniera ” espressa” , davanti allo sportello del locale, la famosa porchetta toscana, il ” Porchetta drive” : si potrà cosi degustare, sul momento o da portare via la specialità toscana preparata secondo la ricetta tradizionale, cotta al forno o a legna.
Il connubio gastronomico giocoso, informale ma di eccellenza tra Firenze e Torino, ce lo racconta bene il fondatore di ” Prosciutterie Firenze , Dario Leoncini, in questa breve intervista:
Qual è stata l’esigenza o l’idea di fondo dalla quale è nato il format del ” porchetta drive” ?

Perché la scelta è ricaduta proprio su Torino, tra le città selezionate del nord Italia?
Torino è per noi una grande capitale europea, capitale del food e della tecnica, capitale del turismo e dello sport, Torino da anni rappresenta ormai nel panorama mondiale un “place to be” e noi non potevamo mancare. La location di piazza Vittorio ha tutte le caratteristiche di ricerca della convivialità tipiche de “La Prosciutteria” con un dehor davvero ampio che solo questa
piazza può offrire e una frequentazione giovane che vive il luogo con lo spirito che a noi piace, fin dai primi sopralluoghi ci siamo sentiti subito a casa.

Nel locale torinese, a fianco al Chianti, quale vino piemontese non dovrebbe mai mancare, per creare un eno fil rouge Toscana – Piemonte?
Il Chianti rappresenta la nostra toscanità, con l’ uva sangiovese a fare da Re della viticoltura regionale. In Piemonte, l’ altro grande leader del vino italiano nel mondo, l’ uva nebbiolo la fa da padrone, dunque i nostri vini Barolo e Langhe Doc rappresentano la linea naturale tra Toscana e Piemonte.
CHIARA VANNINI
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