Il caro bollette preoccupa e la politica bisticcia

Su Giorgia Meloni nulla di nuovo sotto il sole, al netto della sua conversione  sulla via di Damasco e del credo verso Mario Draghi. 

Concretamente?  Sul caro bollette non sa che pesci prendere ed aspetta che qualcosa succeda in Europa. Proprio così.  Non siamo messi bene.  Sui sottosegretari premiati tutti i suoi sodali. La torinese Montaruli ed il biellese Del Mastro.  Ma non aveva detto che il postfascismo era lontanissimo da lei? E va beh, sempre a cercare il pelo nell’uovo.  E poi i sodali sono sodali. I leghisti piemontesi sono  rimasti a bocca asciutta e non contano nulla. Nada de nada. Viceversa i Fratellini d’Italia,  baldanzosi. Ministeri a go go e sottosegrariati vari. Dunque?  Si riaccende la disputa in Regione su chi è più bravo. Ne va di mezzo Alberto Cirio che si barcamena tra i due. Destino crudele per il nostro Governatore che era lì lì per entrare in Fratelli d’Italia. Poi non si è capito se è stato lui a desistere o non lo hanno voluto.  Miracolo vivente sono quelli di Forza Italia, dati per spacciati hanno addirittura due Ministeri e l’Assessore Andrea Tronzano riferimento imprescindibile per Cirio. Poi arriveranno i soldi del Mef e mi pare sia l’unico che ha le idee chiare su come gestire il tutto. La domanda è più che lecita: perché la destra-centro bisticcia, nonostante abbia vinto le elezioni?  Un po’ di egocentrismo e poi, soprattutto un problema di lavoro. La politica, oramai è diventata un ufficio di collocamento, dove sistemare amici e parenti. Lo so….è decisamente squallido… ma tant’è che è l’amara verità.
E il Pd non vuole essere da meno affrontando un congresso che per ora non promette nulla di buono. Enrico Letta, in una direzione nazionale distratta ed annoiata, vuole fare Rifondazione Democratica. Visto così non porta bene, visto che fine ha fatto la pur mitica Rifondazione comunista.
Il niente impastato con il nulla. Altro modo di dire: fallimento totale.  Diciamocelo, porta un po’ di sfiga. Poi ci sono gli autoconvocati a Genova dove partecipa Enzo La Volta. Grande promessa dei tempi di Fassino. Ma sempre costretto a giocare in panchina. Erano giovani Turchi ora il loro primo avversario intero è Orlando, ieri loro capo politico. Capita anche nelle migliori famiglie. Qui, mi sa che c’ è dell’altro. Dopo aver spostato l’asse politico del Pd più a sinistra, una parte della sinistra Pd se ne va dalla sinistra Pd.  Obbiettivo Bonaccini presidente dell’Emilia Romagna e candidato alla segreteria nazionale. Altro obbiettivo  il rinnovamento.  Dunque dopo Rifondazione, PD rinnovamento PD.  Vien proprio da dire: avanti, c’è posto.  Il povero Enrico Letta non vede l’ora di ritornare ad insegnare a Parigi o in qualche altra Università nel Mondo. Basta che non sia in Italia. Qualche capatina a Roma dalla famiglia e in Parlamento. Oramai sono affari di altri.
Sembra che l’unico elemento che unisce tutti i partiti sia il bisticcio. Ma alla fine non è dato sapere fino in fondo del perché. Almeno sanno come occupare la giornata.
Intanto i problemi languiscono. Cirio chiede al governo di nominare un Commissario per la Città della Salute e il Sindaco Lo Russo un Commissario per la linea due della Metropolitana. E poi il viaggio di Giorgina Meloni in Europa. Tanti abbracci e baci affettuosi.  Concretamente contro il caro bollette?  Per ora nulla.
Patrizio Tosetto
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