Focus Covid e vaccini: il Piemonte prima regione per quarte dosi, oltre 300 mila

RIUNIONE SETTIMANALE DEL DIRMEI 

Ieri  alla presenza del Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e dell’Assessore alla Sanità Luigi Icardi si è svolta la consueta riunione settimanale del Dirmei per fare il punto sulla situazione epidemiologica. Il Piemonte continua ad avere dati tra i migliori in Italia sia per contagio che ospedalizzazioni e questo premia la campagna vaccinale piemontese e gli sforzi fatti per avvicinarsi all’autunno garantendo la sicurezza di ogni cittadino.

È stato fatto anche il punto sulla 4^ dose: il Piemonte, con oltre 300 mila somministrazioni già eseguite sulle platee autorizzate e che hanno maturato i requisiti, permane in testa alla classifica nazionale sul secondo booster. Tra i vaccinati ci sono anche circa un centinaio di turisti che hanno approfittato del loro periodo di vacanza in Piemonte per ricevere la quarta dose (è possibile per i turisti recarsi ad accesso diretto presso uno degli hub consultabili sul sito della Regione insieme alla documentazione necessaria).

Durante la riunione è stato affrontato anche il tema del vaccino per il vaiolo delle scimmie. Il Piemonte, non avendo registrato fino ad oggi un elevato numero di casi (in tutto sono stati 23, di cui 17 importati da altri territori) non rientra tra le prime quattro regioni a cui il Ministero della Salute ha inviato i vaccini a scopo preventivo. Il Dirmei ha comunque già individuato l’iter per essere pronto a partire con le somministrazioni, attraverso la rete regionale dei centri per le malattie a trasmissione sessuale, nel caso in cui da Roma venissero rese disponibili dosi anche per il Piemonte.

Infine è stato fatto il punto anche sul cronoprogramma per l’attuazione dell’accordo che riguarda i fondi per le RSA e l’adeguamento Istat delle tariffe. La delibera di recepimento dell’accordo è pronta e sarà assunta dalla Giunta il 7 settembre subito dopo la riunione già convocata per quel giorno della Conferenza Permanente Regione – Autonomie Locali che deve fornire un parere.

Il provvedimento sarà quindi operativo formalmente da inizio settembre, ma con un valore retroattivo dal 1 gennaio sulla quota sanitaria che garantirà il beneficio per le RSA anche sui mesi passati del 2022.

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