Appalti, Grimaldi: lo Stato non può facilitare lo sfruttamento dei lavoratori della logistica

 

Perché, nelle maglie delle disposizioni attuative del PNRR, il Governo ha introdotto nel Codice Civile un principio che sembra ledere – ancora una volta – i diritti dei lavoratori e delle lavoratrici degli appalti?” – dichiara il Capogruppo di Liberi Uguali Verdi e responsabile nazionale Transizione ecologica per Sinistra Italiana, Marco Grimaldi, in merito all’articolo 1677 bis del Codice Civile in materia di contratto di servizi logistici, introdotto dalla legge di bilancio 30 dicembre 2021, n. 234, poi sostituito dall’art. 37-bis del D.L. 30 aprile 2022, n. 36, convertito con modificazioni nella l. 29 giugno 2022, n. 79.

Si prevede, per appalti su prestazioni di due o più servizi di logistica (per esempio ricezione, deposito, custodia e trasferimento dei beni), di applicare al contratto di logistica le norme relative al contratto di trasporto: questo permetterebbe ai committenti di eludere, per le attività di trasferimento di beni da un luogo ad un altro, la propria responsabilità in solido per i crediti delle lavoratrici e dei lavoratori” – spiega Grimaldi. – “Il PNRR doveva essere l’occasione per non tornare alla ‘normalità’ di ieri, piena di ingiustizie e diseguaglianze. Troppe volte abbiamo visto i lavoratori e le lavoratrici della logistica e degli appalti in generale operare in condizioni di sfruttamento, non possiamo permettere che lo Stato contribuisca a questo fenomeno. Il Governo Draghi non ci mancherà, ma prima che si congedi chiediamo di chiarire e specificare questo punto, se necessario anche con un nuovo intervento normativo”.

 

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