Inail e Confcooperative Piemonte al dialogo su sicurezza e inserimento lavorativo

Mercoledì 29 giugno, nella Casa della Cooperazione in Corso Francia 329 a Torino, si è tenuto un
incontro tra Inail e Confcooperative Piemonte per discutere dei temi e delle sfide legate alla
sicurezza sul luogo di lavoro.
Al tavolo di lavoro hanno preso parte insieme al Presidente di Confcooperative Piemonte, Tino
Cornaglia, e ai rappresentanti delle federazioni e dei territori dell’associazione di rappresentanza,
anche il Direttore Regionale Inail Piemonte, Giovanni Asaro, e il Vicario del Direttore Regionale
Piemonte, Vita Romaniello.
Un incontro che ha posto le basi per discutere di innovazione e sicurezza, di inserimento lavorativo
e strumenti, e che dimostra l’attenzione che Confcooperative Piemonte continua a porre a questi
temi. Il lavoro, nelle sue diverse sfaccettature, è infatti alla base dell’impegno giornaliero
dell’organizzazione e si è dimostrato essere un terreno fertile e comune per sviluppare nel futuro
risposte concrete ai bisogni dei lavoratori.
Risposte che sono storicamente l’obiettivo di Confcooperative, come ricordato dal Presidente
regionale, Tino Cornaglia: “Questo incontro rappresenta per noi un primo importante passo
all’interno di un percorso di collaborazione che vedrà sempre al centro i lavoratori e le imprese. C’è
bisogno di innovazione e di confronto.
Entrambe le realtà, Inail e Confcooperative, hanno la possibilità di mettere sul piatto le proprie
competenze e conoscenze, con l’obiettivo comune di riuscire a maturare delle soluzioni alle principali
problematiche legate ai temi del lavoro e della sicurezza delle persone.
Intendiamo dare seguito all’incontro e continuare a lavorare per dare alle imprese cooperative nuovi
strumenti.”
“L’incontro di oggi testimonia l’attenzione dell’Inail al mondo della cooperazione e può essere
considerato il primo passo per impostare le linee di una proficua collaborazione” – ha commentato
al termine dei lavori il Direttore regionale Inail Piemonte Giovanni Asaro.
“Si tratta infatti di un settore importante dell’economia e della produzione regionale – ha proseguito
Asaro – all’interno del quale l’Istituto può offrire un contributo in termini di innovazione e
sperimentazione di modelli organizzativi che pongano al primo posto la prevenzione degli infortuni,
per garantire ai lavoratori più elevati livelli di sicurezza dell’ambiente lavorativo”.

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