Le sperimentazioni di ieri e di oggi a Camera

Giovedì 9 giugno, alle 18.30, Camera attende i visitatori per un viaggio nelle sperimentazioni del linguaggio
fotografico tra passato e presente, in compagnia della curatrice e responsabile delle mostre, Monica Poggi
Dal fotogramma alla solarizzazione, dalle stampe in negativo alle doppie esposizioni, i fotografi, a inizio
Novecento, hanno iniziato a esplorare il mezzo fotografico, riscoprendo antiche tecniche e inventandone di
nuove. Si tratta di una grande rivoluzione che ha conquistato il mondo dell’immagine, portando alla
creazione di straordinarie fotografie, in mostra presso Camera fino al 26 giugno.
Passando per le sperimentazioni dinamiche e visionarie di Anton Giulio e Arturo Bragaglia, Herbert Bayer, El
Lissistzky, il viaggio approderà alla fine degli anni Ottanta e alle nuove sfide creative della rivoluzione
digitale.
Significativi saranno artisti quali Adam Fuss, Ellen Carey, Eileen Quinlan, Paola di Bello, Fabio Sandri e
Davide Tranchina che, senza interrogare la macchina fotografica, interrogano questo linguaggio spaziando
dalle suggestioni oniriche all’astrattismo geometrico, in un vortice che collega il passato al futuro della
fotografia.
Nel 1928 Herbert Bayer inizia a creare fotomontaggi spettacolari, incluso questo dal titolo “Humanly
Impossible”, in cui l’artista ritrae se stesso, mentre osserva il suo riflesso in uno specchio. Incredulo tiene in
mano una fetta di braccio staccatasi dal corpo.
Sebbene l’immagine sia giocosa e risultato di una commistione tra l’umorismo dadaista e gli stati onirici
surrealisti, l’orrore sul volto di Bayer richiama qualche cosa di più oscuro, i traumi fisici e psicologici della
prima guerra mondiale e la paura che un tale incubo possa ripetersi.
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