Un festival europeo dedicato alla creatività digitale

Anche per i più curiosi e incalliti frequentatori di concerti alternativi e un po’ di nicchia, non é facile poter ascoltare della musica elettronica nella sua veste più colta e ricercata, varia e orientata verso ogni forma possibile di espressione e commistione: essa, infatti, é collocata in genere tra l’improvvisazione informale e le sue più o meno sofisticate declinazioni ritmiche e commerciali. Ebbene, a Cuneo, dall’ 8 al 13 aprile si é svolto un festival europeo dedicato alla creatività digitale, promosso dalla iniziativa EASTN-DC (European Art-Science-Technology Network for Digital Creativity) e organizzata dal Conservatorio Giorgio Federico Ghedini e, più specificamente, dal dipartimento METS (Musica Elettronica e Tecnica del Suono), coordinato da Gianluca Verlingieri. Il Conservatorio Ghedini, nel 2016, é stato infatti selezionato come unico ente italiano a poter collaborare al progetto, che vede interagire ben 17 enti di produzione artistica e ricerca internazionali: 14 europei e tre americani. Responsabile del progetto per l’Italia é Giuseppe Gavazza. Il METS FEST 2022, Festival Europeo di Creatività Digitale, Music on the (w)edge (giocando significativamente tra “cuneo” e “bordo”, inteso come confine), é stato incentrato sui rapporti tra arte, scienza e tecnologia nell’ambito della creatività digitale a più livelli: l’intelligenza artificiale, i rapporti tra musica elettronica e arti plastiche, le nuove tecniche esecutive degli strumenti musicali, la liuteria virtuale e gli strumenti “aumentati”, distribuendo gli eventi tra le due sedi del Conservatorio e gli spazi della VARCO (Visual Audio Recording Community). Come hanno sottolineato il Presidente Mattia Sismonda e il Direttore Alberto Borello “Si può dire, a buon diritto, che nella settimana del festival Cuneo é stata la “Capitale europea” della creatività artistica e digitale e ha dato voce, con questo importantissimo evento, a tutto il desiderio di riprogrammare cultura dopo la stagnazione portata dall’emergenza sanitaria».
Ricchissimo il programma, di cui segnaliamo l’ installazione della Totem Orchestral di Alessandro Sciaraffa, in collaborazione con la GAM di Torino, il gruppo d’improvvisazione jazz-elettronica ZUMTRIO, da Tempo Reale di Firenze (fondato da Luciano Berio) e il pluripremiato compositore canadese David Berezan, specialista della musica acusmatica (per soli altoparlanti), allievo di Jonty Harrison. installazioni e workshop sono stati incentrati su varie tematiche: dalla spazializzazione del suono su impianti multicanale, che permettono al pubblico di essere immerso in un ambiente completamente tridimensionale, alla elaborazione del suono del flauto contrabbasso, strumento rarissimo; dalla sintesi per modelli fisici da ICA-Acroe di Grenoble al locative audio di Ignacio Pecino di Manchester, utilizzando la geolocalizzazione degli smartphone per arricchire con contenuti multimediali interattivi un itinerario (Sonic Maps Locative Audio). Segnaliamo anche la slovena “The Game” (un tavolo per il gioco delle carte che risponde interattivamente con reazioni sonore di una tavola armonica di pianoforte) e le sculture sonore interattive dell’italiana “Giga-Bites”,  in co-produzione col festival Back to Bach di Torino.
Il festival ha messo in evidenza anche le importanti relazioni del digitale con l’arte plastica contemporanea, settore a cui il METS é intervenuto già in passato su opere di artisti quali Burri, Fontana, Penone e Eliasson, presentando lavori di elettronica realizzati su opere di Pier Giuseppe Imberti e della torinese Alma Zoppegni, alla quale é stata dedicata una performance-concerto intera. Infine, é stato presentato per la prima volta in Italia il doppio CD+DVD Asymmetric Thought, dedicato a 18 autori viventi italiani per chitarra ed elettronica, registrato presso il METS da chi vi scrive, finanziato da EASTN-DC e pubblicato dall’etichetta giapponese DaVinciClassics.
Una occasione importante, questo inatteso Festival a Cuneo, per integrare o inraprendere in modo approfondito e vario la propria conoscenza della musica elettronica.
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