Ravenna – Reale Mutua Basket Torino gara 2 playoffs 84 – 71: un disastro annunciato

Il basket visto da vicino.

 

Siamo sotto 2 a 0, ad un passo dalla chiusura della stagione. Se giovedì si perde, … saluti e baci e speriamo nel prossimo anno.

Non commentabile una partita giocata male da una squadra mal e mai condotta da chi vive in panca e che non credo essere ancora pronto per allenare da head coach a questo seppur non altissimo livello.

Una squadra assemblata probabilmente senza connessione tra chi allena e chi acquista,  vista la poca coerenza tra esigenze del coach e caratteristiche dei giocatori. Se così non fosse me ne scuso, ma sarebbe, paradossalmente peggio, se l’acquisto era voluto ma non ha giocato come immaginato… .

La Reale Mutua ha sempre perso quest’anno con le squadre che la precedevano in classifica, e così prosegue, senza sorprese e senza stupore.

L’illusione nata dopo aver battuto squadre improponibili per una serie A2 è durata poco.

Ora, dopo una patita sconfitta senza se e senza ma  ci sentiamo dire che Ravenna si è fatta forte del sostegno del proprio pubblico. Senza offesa e con grande rispetto, le poche persone chiamate “ultras”di Ravenna in una” curva” semi deserta… non dovrebbero né essere trascinanti né intimidire. E se avessimo mai giocato nel palazzetto dell’Olympiacos o dell’Anadolu Efes, cosa avrebbero dovuto fare i giocatori di Torino? Scappare? Ai poster l’ardua sentenza di cotali affermazioni.

Ci resta una partita, forse l’ultima, per sperare che Alibegovic segni sempre, che se un giocatore effettua due falli, De Vico, e sta giocando bene, non venga subito relegato in panchina. Per sperare che se hai preso un play di pura fantasia ed estro non lo fai giocare da marionetta esecutrice, che se hai un pivot vero, Scott, lo fai andare a ricevere vicino a canestro con qualcuno che gli sappia passare la palla, ma c’è questo qualcuno? E che Landi, Toscano e Pagani provino almeno un’ultima volta a giocare bene tutto il tempo che sono in campo.

È un peccato.  Torino del basket non meritava tanto disordine in campo e tante delusioni come quest’anno. Toccato il fondo si può solo risalire, si dice, e speriamo che nessuno abbia una vanga per non vedere anche scavare …

Paolo Michieletto

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