Approvata dal Consiglio regionale la proposta di adesione al manifesto Anci “La Salute nelle città: bene comune” affinché il concetto di salute non si riferisca soltanto alla sopravvivenza fisica o all’assenza di malattie, ma guardi agli aspetti psicologici, alle condizioni naturali, ambientali, climatiche e abitative, oltre che alla vita lavorativa, economica sociale e culturale.
“Ho raccolto differenti stimoli provenienti dall’assemblea – commenta il primo firmatario dell’ordine del giorno, il leghista Alessandro Stecco – che portano verso il paradigma della salute non più come un ‘bene individuale’ ma ‘bene comune’, richiamando tutti i cittadini all’etica e all’osservanza delle regole di convivenza civile, a comportamenti virtuosi basati sul rispetto reciproco. Il manifesto si articola in 10 punti chiave e delinea azioni prioritarie per il raggiungimento di questo obiettivo promuovendo, a partire dall’esperienza internazionale, partenariati pubblico-privato per l’attuazione di progetti di studio sull’impatto dei determinanti di salute nei contesti urbani”.
“È noto – ha concluso Stecco – che l’obesità e il diabete rappresentino due dei principali problemi di salute pubblica nel mondo e due sfide reali per il Sistema Sanitario Nazionale e per i Sistemi Sanitari Regionali. Per questa ragione abbiamo inserito la proposta nel collegato al bilancio regionale raccomandando alla giunta di farsi promotrice presso l’Ires di un’indagine accurata delle conseguenze sulla salute come bene comune, con particolare attenzione ai fattori di rischio, alla prevalenza nella popolazione e i costi sociali e sanitari legali legati appunto a diabete e all’obesità”.
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