Al convegno di Humanitas “Prevenzione e stile di vita

La salute, il cibo e il buon vivere” partecipa Antonio Chiodi Latini, il “cuoco delle terre”

 

“Tra i motivi che mi hanno spinto – spiega Antonio Chiodi Latini, cuoco delle terre – verso l’alimentazione vegetale vi è sicuramente la necessità di preservare la mia salute. I risultati che ho visto sul fisico e sulla psiche sono stati straordinari e, per questo, continuo a sostenere che la cucina vegetale sia il futuro, non soltanto perché è buona, ma anche perché è sana”.
Avendo provato in prima persona i benefici di una dieta vegetale, oggi lo chef dell’omonimo ristorante torinese è orgoglioso di partecipare con i suoi piatti al convegno dal titolo “Prevenzione e stile di vita: la salute, il cibo e il buon vivere”, promosso dall’Ospedale Humanitas Gradenigo.
Il convegno si terrà il 30 aprile prossimo presso la Centrale di Nuvola Lavazza e vedrà impegnati i medici dell’ospedale torinese nell’analisi di quanto uno stile alimentare sano possa essere un alleato prezioso nel mantenimento della nostra salute.
Responsabile scientifico del convegno sarà il dottor Francesco Milone, direttore della Cardiologia Humanitas Gradenigo, da anni impegnato nella prevenzione in ambito cardiovascolare, anche attraverso un’attenzione specifica agli stili corretti di vita, a partire da quello a tavola.
Si calcola che la pandemia da Covid abbia causato fino ad oggi in Italia circa 150 mila morti, un numero molto grande e doloroso. Tra le cause principali del decesso in Italia, al primo posto, rimangono gli accidenti cardiovascolari, dell’infarto e dell’ictus, con 230 mila morti su un totale di 640 mila, seguiti dai tumori.
Si calcola inoltre che si potrebbe giungere alla prevenzione di ben l’80 per cento delle malattie cardiovascolari, quali infarto e ictus, seguiti dai tumori, che potrebbero essere prevenuti se si smettesse di fumare, si seguissero una dieta sana e si svolgesse un regolare esercizio fisico. Almeno il 70 per cento dei pazienti con fattori di rischio non sa di averli e non si cura in modo adeguato. La maggior parte dei pazienti colpiti da eventi cardiovascolari a distanza di tre anni non ha saputo correggere in modo efficace i propri fattori di rischio e il proprio stile di vita.
Il congresso vuol fare luce su questo tema e si articola in quattro sessioni. Il focus della prima è quello che riguarda la guida sull’utilizzo dei farmaci nella prevenzione, sulla base degli obiettivi indicati dalle nuove linee guida europee.
Nella seconda viene illustrato un nuovo metodo di cura, la cosiddetta “medicina d’insieme”, vale a dire la gestione del paziente nella sua totalità e il metodo educativo in luogo di quello prescrittivo. Vengono approfonditi i rapporti tra oncologia e alimenti, esaminando il ruolo della dieta, intesa non come privazione, ma come abitudine alimentare e possibile terapia.
La mattinata sarà chiusa dall’illustrazione dell’ultimo nato in Humanitas Gradenigo, l’Ambulatorio della Prevenzione e dello Stile di Vita. La terza sessione sarà incentrata sul modo in cui l’alimentazione possa condizionare non solo molti aspetti della salute, ma anche l’ambiente in cui si vive.
Il convegno sarà concluso con i rimedi per il trattamento dell’obesità, sia di natura farmacologica, sia chirurgica.
Il catering del convegno sarà a base vegetale, preparato personalmente dallo chef Antonio Chiodi Latini, che ha incontrato la cucina vegetale nel 2017. Dopo anni di esperienza nel campo della ristorazione Antonio Chiodi Latini ha compiuto una scelta personale, ripartendo dai vegetali, trattati nella maniera più naturale possibile. Oggi il “cuoco delle terre”, come si fa chiamare Antonio, ha ritrovato la passione di un tempo per il suo lavoro e ha potuto approfondire tecniche, materie prime e combinazioni di sapori, andando al cuore di ciò che cresce nell’orto, valorizzandolo con esperienza e creatività.

Mara Martellotta

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