Palazzo Lascaris - aula del Consiglio regionale del Piemonte

Il Pd boccia il bilancio regionale

<Il Bilancio della Giunta di centrodestra, approvato oggi, si può riassumere con poche parole: buchi, tagli e nessuna visione politica per il futuro della nostra Regione. Non ci sono investimenti strategici e politiche industriali, politiche per i giovani e politiche sanitari. Dopo tre anni son state azzerate le risorse accantonate negli anni passati e oggi abbiamo zero risorse. I nodi vengono al pettine. Come farà il Piemonte, in una situazione simile, a rispondere alle esigenze dei cittadini, ai nuovi bisogni che la pandemia ha evidenziato con drammatica chiarezza?> dichiara il Presidente del Gruppo Pd in Consiglio regionale Raffaele Gallo

<Rileviamo, purtroppo, che se all’ordinaria gestione si provvede sforbiciando qua e là, continua a mancare una visione del futuro, un’idea di ripensare l’economia e di creare una Regione attrattiva, di prevedere incentivi per il mondo delle imprese, in particolare delle pmi. Insomma – conclude il Presidente del Gruppo Pd – la giunta Cirio voleva imprimere una altra velocita al Piemonte invece dopo tre anni lo ha definitivamente fermato!

<Un bilancio che ha avuto un approccio ideologico, concentrandosi sul supporto alla maternità: un tema in carico ai consultori, che sono i nostri interlocutori quando si parla di spesa pubblica su questo tema. Il nostro emendamento al bilancio sul tema è stato travolto da quello dell’assessore Marrone e quantomeno, dopo lungo confronto, c’è rimasta una traccia del nostro lavoro – dichiara il consigliere regionale di Cuneo e relatore di minoranza –  Lo si evince nel merito dei fondi che devono essere valutati, come deve essere valutato il modo con cui erogarli, attraverso un interlocuzione con i consorzi socio assistenziali. Si è trattata di una discussione ideologica di distrazione, ci ha portato lontano dai temi reali che avremmo voluto portare in questo bilancio>.
<E’ trapelata in questi giorni una deriva ostruzionistica fine a sé stessa perché non è fondata su una battaglia politica: quando si tratta di fare ostruzionismo, anche se ci piace poco il metodo, se è necessario lo facciamo; lo abbiamo fatto, ma quello fine a se stesso non lo apprezziamo e ne siamo distanti> aggiunge il relatore dem.

<Dopo tre giorni, in quest’aula non ci sono né vinti né vincitori. C’è una grande sconfitta, e lo dico con un po’ di tristezza: è la politica, che dovrebbe risolvere i problemi e dare le linee strategiche in anni difficili che stiamo vivendo. Noi siamo quelli che in questi giorni e in questa aula avrebbero dovuto dare speranza ai cittadini, alle imprese che fan fatica, al mondo del volontariato – conclude il consigliere di Cuneo – . La sconfitta è la politica e con essa la giunta Cirio , la maggioranza di centrodestra. Lo sono purtroppo i destinatari della nostra azione politica: il Piemonte e i piemontesi, abbiamo scritto in questi giorni una pagina non bella. Come Pd in questi anni lavoreremo per riscattarla e per convincere i piemontesi che esiste un’altra politica e che un altro governo è possibile>.

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