“Play 2022” Sarà un anno tutto da giocare alla Reggia di Venaria

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Due mostre “giocose”, tanto per iniziare, in programma fino al 18 settembre

Venaria Reale (Torino)

Che bell’idea festeggiare un piacevole anniversario sotto il segno del “gioco”! Tanto più se gli anniversari sono due. E dunque giochi d’ogni tipo e genere, d’ogni età e provenienza, giochi “da nobili” e giochi da “comuni mortali”, giochi d’acqua e di strada o giochi sotto il tendone di un circo. Capita alla Reggia della Venaria Reale, che quest’anno festeggia i suoi primi 15 anni di apertura al pubblico e i suoi 25 dalla dichiarazione Unesco di “Patrimonio Universale dell’Umanità”. Dunque: “Reggia! Liberi tutti”, come recita lo slogan del ricco programma di iniziative riunite sotto il titolo di “Play 2022. Un anno tutto da giocare”. Del resto, si sa che, storicamente, Regge e Residenze Reali sono state (eccome!) anche paciosi “luogo di svago e loisir” oltre che centri importanti e severi di “pouvoir”. E allora, dicono i responsabili, “in un momento in cui la pandemia obbligava se non a rinunciare, almeno a ridefinire fortemente l’attività ludica, ci è parso che fosse opportuno riflettere proprio su di essa”.

In che modo? Tanto per iniziare si è pensato di partire con due, davvero suggestive, mostre – play director e voce narrante l’eterno ragazzo col ciuffo all’insù, Arturo Brachetti – visitabili nelle “Sale delle Arti” fino al prossimo 18 settembre. “Dalle piazze alle Corti. Storie di giochi e spettacoli tra ‘700 e ‘800”, la prima, e “Foto in gioco! Un racconto di 18 fotografi italiani” la seconda. Curata da Silvia Ghisotti e Andrea Merlotti – la magistrale ambientazione scenica è per entrambe, di Peter Bottazzi – in collaborazione con il “Museo Nazionale del Cinema” di Torino e la “Biblioteca del Seminario Vescovile di Asti”, la prima rassegna propone alcune significative rappresentazioni di giochi e spettacoli tra Corti, teatri e piazze da Torino capitale sabauda alla provincia, presentando rare testimonianze iconografiche del ‘700 e ‘800. Corti e piazze. In tempi di pace, il gioco non conosceva prescrizioni di spazi.

Proprio a Torino, capitale dello Stato Sabaudo, in piazza Castello, di fronte all’attuale Palazzo della Regione, capitava non di rado di assistere (allora come oggi!) all’esibizione di attori e cantanti, giocolieri e funamboli, e c’erano anche i cantastorie che recitavano nei pressi dell’antistante Palazzo Madama. Gazzette e diari dell’epoca raccontano che i più bravi ed originali potevano esser chiamati addirittura a recitare a Corte per i sovrani e per divertire i principini: un variegato universo di uomini e donne di spettacolo, raccontato in mostra utilizzando preziose opere conservate nelle “Residenze Reali Sabaude” e in collezioni pubbliche e private piemontesi.

Accanto a dipinti, provenienti da “Palazzo Madama” e dai “Castelli” di Racconigi e di Agliè, sono esposti rarissimi manifesti conservati nella “Biblioteca del Seminario Vescovile” di Asti, esemplari di quelle prime locandine pubblicitarie che acrobati, giocolieri, cavallerizzi e artisti di strada o di “circo” (che proprio allora muoveva i primi passi) affiggevano nelle città dove si esibivano.

Fra le opere esposte, ricordiamo un affollato calligrafico “Spettacolo in piazza Castello”, opera di un seguace di Giovanni Michele Graneri, un importante “teatrino di marionette” del XVIII secolo e la sezione della mostra dedicata alle “lanterne magiche”, alle “scatole ottiche” e ai “fantascopi”, provenienti dal “Museo Nazionale del Cinema” di Torino. Sono invece 120 gli scatti realizzati da 18 firme fra le più grandi della fotografia italiana degli ultimi decenni, assemblate alla Reggia nella seconda mostra “Foto in Gioco!”, curata da Giangavino Pazzola ed organizzata insieme a “CAMERA-Centro Italiano per la Fotografia”. Immagini in bianco e nero e a colori, la scena resta l’Italia “ma con un salto di tre secoli” da quella dei sovrani assoluti a quella del boom economico fino al nostro presente”.

Dal fantastico “Paese dei Balocchi” di Luigi Ghirri, solo per citarne alcune, alle immagini di sapore neorealista del bolognese Nino Migliori fino all’orientaleggiante trompe l’oeil di “Super Show 2” di Giovanni Gastel o all’acrobatico “Circus 2000”della siciliana Roselena Ramistella. Ma sempre gioco é. E lo sarà per tutto l’anno, con mostre già programmate, insieme a conferenze, eventi e spettacoli che proseguiranno fino all’inverno 2022-’23.

Gianni Milani

 

“Play 2022. Un anno tutto da giocare”

Reggia di Venaria, piazza della Repubblica 4, Venaria Reale (Torino); tel. 011/4992300 o www.lavenaria.it

Fino al 18 settembre

Orari: dal mart. al ven. 9,30/17 – sab. dom. e festivi 9,30/1830

Nelle foto (Fonte: “Consorzio Residenze Reali Sabaude”)

–       Seguace di Giovanni Michele Graneri: “Spettacoli in piazza Castello”, olio su tela, 1750 ca.

–       Arturo Brachetti

–       Pittore bambocciante piemontese: “Spettacolo di lanterna magica”,1740-’60 ca.

–       Roselma Ramistella: “Circus 2000”, Courtesy l’artista a “Studio Trisorio”

–       Nino Migliori: “Bimbi al mare”, stampa pigmenti puri su carta, 1954, Fondazione Nino Migliori

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