Il progetto di RFI troppo impattante per il territorio di Rivalta
Venerdì 1 aprile sono ripresi i lavori dell’Osservatorio tecnico per la realizzazione dell’asse
ferroviario Torino-Lione, guidato dalla scorsa estate dal neo Commissario straordinario
Calogero Mauceri.
L’incontro è stato l’occasione per la Città di Rivalta per ribadire quanto già emerso nella
riunione convocata dal Prefetto di Torino il 23 novembre scorso con attori istituzionali e tecnici
interessati alla tratta Avigliana-Torino.
In quell’occasione il Commissario Mauceri si era detto intenzionato ad avviare e concludere
entro il 2022 la progettazione dell’intera tratta nazionale (da Bussoleno ad Orbassano) per
richiedere il cofinanziamento europeo ai lavori e di rendere il progetto sostenibile dal punto di
vista ambientale, sociale, economico e di governance.
Come noto, l’incarico di definire la nuova linea è in capo a RFI, Rete Ferroviaria Italiana, che
continua la progettazione sulla base di quanto presentato nella redazione del 2010, unico
elaborato attualmente disponibile. Tale progetto, però, risulta fortemente impattante per il
territorio, per il paesaggio e per i beni storici che rischia di lambire a Rivalta, lontano dalla
sostenibilità ambientale auspicata dal Governo.
Un impatto che inciderà su un territorio che ancora si sta interrogando sull’opportunità di una
nuova tratta rispetto alla reale saturazione di quella storica. Per questo motivo, nei primi
incontri lavorativi dell’Osservatorio, Rivalta chiederà nuovamente che per la tratta AviglianaOrbassano sia preso in considerazione l’utilizzo della linea storica anche per il traffico
merci, per limitare il consumo di suolo, rendendo così il progetto più sostenibile.
Spiega il vicesindaco della Città Agnese Orlandini: «Sono temi molto delicati sui quali
occorre continuare a ragionare con calma, prudenza e attenzione per avere, alle condizioni
date, il miglior progetto possibile. È fondamentale tutelare Rivalta nelle fasi progettuali per
ottimizzare tutti gli interventi di mitigazione possibili, anche attraverso la partecipazione ai
tavoli di discussione per far valere le ragioni e le preoccupazioni. È bene ricordare che ci
muoviamo all’interno di un quadro decisionale che ha visto il Parlamento, a stragrande
maggioranza, favorevole al proseguimento dei lavori».
Infine, riguardo alle “opere di accompagnamento” nessuna stima né ipotesi è stata
presentata per la tratta che interessa Rivalta. Anche alla luce di questa assenza nell’attualità
del tavolo, si ritiene doveroso non intraprendere ancora ragionamenti compensativi, ma
provvedere con ogni strumento a disposizione di un’amministrazione comunale alla tutela del
territorio