…potrebbe intitolarsi così la fiaba preziosa volta a grandi e piccini, quella davvero in grado di donarci la percezione di ciò che più occorre per riuscire a divenire davvero consapevoli di quanto importante sia cominciare a costruire e a ricostruire “bellezza” tramite la stessa.
L’arte, i suoi colori e le sue interpretazioni, lo spettacolo, la musica, la poesia, la realizzazione di progetti unici capaci di edificare solidali verità, sono sempre stati tramiti assolutamente propositivi, perché davvero in grado di stuzzicare le emozioni e il valore di un sacrificio capace di non rendersi indifferente ma al contrario sensibile e operativo ai bisogni dell’umanità.
L’arte per esempio ci permette di attivare una rivoluzione gentile nei confronti di chi purtroppo non riesce a divenire “leggero”, obiettivo e pratico dinanzi alle problematiche della vita, facendo una netta distinzione tra piacere e dovere. Questo significa che per migliorare la propria vita e quella degli altri, dobbiamo a volte renderci consapevoli di avere tutti la capacità di avere anche una mente creativa in ciò che facciamo.
Praticare arte o trovare il modo di sostenerla, non serve solo a guadagnare, anzi, quando ci si allontana dall’obiettivo dei soldi, ecco che i risultati più proficui giungono, perché abbiamo uno scopo più alto che mette in secondo piano dubbi e problematiche.
L’arte trasforma il piombo in oro alchemico, permette alle gioie e ai dolori di emergere e di farci crescere attraverso di essi.
Tutte le forme d’arte, se pur viste dagli occhi di chi la crea, da quelli dello spettatore, da quelli dell’investitore o del sostenitore, ci danno un ruolo, ci permettono di sentirci utili. L’arte ci dona la serenità, il benessere mentale, la trasformazione interiore. Essa è un mezzo gigantesco davvero capace di far riemergere le attitudini del cuore di ognuno di noi. Risveglia impulsi con i suoi colori, divenendo un faro nella burrasca o un fiore spettacolare capace di fiorire in un giardino incantato nel mondo di chi davvero sa coglierlo…
La Fondazione AIEF per l’infanzia e l’adolescenza è la prima in Italia che è stata davvero capace di evidenziare con l’arte, lo spettacolo e i progetti più proficui, l’importanza atta ad esaltare il valore sociale di un mondo spesso indifferente alle problematiche di altrui, innanzitutto quelle dei bambini, dei giovani, i più fragili e indifesi, creature il più delle volte davvero innocenti, incapaci di progettare recinti protettivi per se stessi, ma attivi portatori di emozioni e di pensieri profondi e propositivi, da parte di coloro che davvero dovrebbero avere la sensibilità di comprendere e di attivarsi per sostenerli.
La Fondazione torinese AIEF, punta innanzitutto a prevenire e azzerare ogni violazione dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza sanciti dalla Convenzione ONU.
La Fondazione sboccia ufficialmente nel novembre 2021 in occasione della giornata internazionale per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza.
L’ideatore e il Presidente di questa bellissima iniziativa porta il nome di Tommaso Varaldo, un giovane laureato in scienze giuridiche e un giornalista pubblicista. Munito di un’educazione artistica che mastica fin da piccolo tra le sale dorate di gallerie d’arte, dove, con sua mamma, direttrice della Fondazione Palazzo Bricherasio di Torino, ha la possibilità di acquisire grande sensibilità volta al valore dell’arte che gli viene trasmesso con infinita dedizione.
La sua attività politica nasce a soli 16 anni all’interno delle istituzioni scolastiche come dirigente di “Studenti per le Libertà” di Torino, il braccio operativo nelle scuole e nelle Università del Popolo della Libertà.
Una giovane anima nobile e dotta quella di Tommaso Varaldo, che fa della sua grande preparazione artistica, politica e giuridica, un tramite davvero efficace, capace di stupire non solo le istituzioni, ma anche tutti coloro che gravitano in un territorio fragile e molto spesso persino disastroso. Coloro che combattono giornalmente dinnanzi all’indifferenza, alle sorde orecchie, alla mente e al cuore di coloro che invece potrebbero davvero apportare miglioria e non lo fanno.
La sua innovativa capacità imprenditoriale e non da meno la sua sensibilità davvero fuori dal comune, lo dipingono come un vero e proprio Peter Pan, in grado di smuovere e migliorare una situazione sociale assai precaria, molto spesso dormiente dinnanzi a problematiche impossibili da non considerare e risanare.
In questo suo pellegrinaggio incontra la creatività eclettica e generosa del Maestro d’arte contemporanea Eugenio Bolley. Tra loro nasce una socializzazione e una solidarietà molto speciali, tali da generare l’unione delle loro forze e delle loro iniziative più idonee al miglioramento di uno stato di fatto davvero bisognoso di essere supportato.
Il connubio tra arte, cuore e imprenditoria crea così l’inizio di un’avventura molto inattesa e sbalorditiva. E’ da qui, nel 2018, che Tommaso Varaldo fonda l’Associazione Infanzia e Famiglia AIEF.
Oggi la Fondazione AIEF è un’associazione molto attiva che si avvale di decine di volontari davvero intenzionati a sostenere questa iniziativa. Ognuno di loro ha una preparazione specifica nel mondo del lavoro e ognuno di loro mette a disposizione la propria esperienza e professionalità a favore della collettività, con una disponibilità e un cuore davvero inusuali. Pronti sempre a intervenire per ogni situazione allarmante, quella magari volgarmente deturpata da violazioni di diritti umani e non solo.
L’associazione è particolarmente dedita a sostenere nuclei familiari in difficoltà ed è volta al sostenimento globale per la tutela dei diritti dei minori e l’attuazione della Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza.
L’ingegno e la dedizione del giovane Tommaso Varaldo e quello dell’associazione si focalizzano quindi nell’attivare un impegno politico volto al territorio, con una particolare attenzione per i bambini, per i giovani e per l’ambiente, con programmi di grande rilievo, quali promuovere il patrimonio artistico e culturale della Fondazione, sviluppare il ruolo sociale dell’arte contemporanea, sostenere lo sviluppo dei progetti sociali e solidali dell’Associazione AIEF, supportare iniziative volte alla tutela dell’infanzia e dell’adolescenza, promuovere analisi e proposte sulle politiche familiari, dell’infanzia, dell’adolescenza e della genitorialità.
Ovviamente, come in tutte le Associazioni serie e competenti, esistono anche i grandi “Sostenitori”, come piccole e grandi aziende e quant’altro.
Nasce così il Comitato dei Sostenitori della Fondazione AIEF, rappresentato da personalità che si distinguono per competenza, impegno e sensibilità. Tale consiglio è composto da un minimo di 15 membri oltre al Presidente della Fondazione, ai membri del Consiglio Direttivo, al Presidente del Comitato Tecnico Scientifico ed a un delegato dell’Associazione Infanzia e Famiglia AIEF.
Potremmo dire : “tutti insieme appassionatamente?” SI!
Il profondo credo dei valori, i più autentici e costruttivi, l’appartenenza a quella responsabilità capace di vedere oltre il proprio giardino, la preziosità di quella bellissima volontà che non chiede necessariamente un ritorno ma semplicemente quell’amabile consapevolezza di osare senza pretendere troppo sognando un futuro migliore ecc….bè, chiedono la condivisione e il supporto di questa sorprendente iniziativa.
Ulteriori famigliarità e complicità con nuovi sostenitori quindi, le entrate di attendibili e rigogliose risorse, la capacità di costruire tramite le belle cose in grado di sostenere anima, cuore e intelletto, quali l’arte, la musica, lo spettacolo e gli eventi più eclatanti per una condivisione gioiosa e proficua, saranno l’anima più potente capace di sostenere un’iniziativa così importante come AIEF.
Confucio diceva : “Se ascolto dimentico, se vedo ricordo, se faccio capisco.”
Partiamo da qui, da questa massima così saggia e delicata, cominciando a fare qualcosa di concreto, noi tutti.
Sviluppiamo l’infinito della nostra curiosità come infanti già cresciuti ma che , forse, ancora non conoscono la formula magica per diventare veri giganti buoni.
Non scordiamo il valore di “quelle” carezze e doniamole alle piccole anime che forse ancora non le riconoscono perché violate dall’inettitudine, dal cinismo volgare , dalla violenza malata, dallo squallido opportunismo e dall’ignoranza di “qualcuno” che non vuole vedere ne’ sentire.
Non scordiamo tutti i bambini del mondo, perché solo tramite loro potremo sperare nel nostro futuro più spettacolare e costruttivo!
Monica Chiusano
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