Ivg, Grimaldi (LUV): “accesso all’aborto farmacologico anche nei consultori”

 

“Rispetto a qualche mese fa, quando ancora alcuni esponenti della Giunta paventavano ricorsi contro le Linee di indirizzo ministeriale, quello di oggi è certamente un passo avanti: la Regione dichiara di volerle rispettare e anzi di averle già attuate in modo diffuso sul territorio le Linee per quanto riguarda l’aborto farmacologico in Day Hospital.  Tuttavia occorre sapere quali sono i tempi, i modi e i contenuti dell’indagine condotta insieme alle ASL: quante e dove sono le strutture di territorio (consultori) in cui si garantisce la pratica? In quanto non ci risulta che nei consultori sia mai stata attivata” – dichiara il Capogruppo di Liberi Uguali Verdi, Marco Grimaldi, che ha presentato in Aula un question time in merito alla diffida notificata alla Regione il 26 novembre 2021 da parte di 27 associazioni aderenti alla “Rete Più di 194 voci” di Torino e di Laiga (Libera associazione italiana ginecologi), poiché la Regione non si è ancora adeguata alle nuove Linee di indirizzo delle autorità sanitarie nazionali.

“L’aborto farmacologico è in uso nella gran parte degli altri Paesi europei e garantisce maggiormente il principio di autodeterminazione delle donne, oltre a favorire un importante risparmio per il Sistema sanitario pubblico” – prosegue Grimaldi. – “Ecco perché anche in Piemonte deve essere consentito a tutte le donne scegliere il metodo (farmacologico o chirurgico) con il quale effettuare l’interruzione della gravidanza e il luogo ove effettuarla (ospedale o consultorio)”.

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