Tutela delle acque, dal Consiglio Regionale il via libera al Piano

Il presidente della Regione Cirio e l’assessore all’Ambiente Marnati: “L’approvazione del Piano dimostra l’attenzione di questa amministrazione regionale per i temi ambientali, nello specifico per la risorsa più preziosa che abbiamo”

La Regione Piemonte ha un “nuovo” Piano di tutela delle acque: l’approvazione oggi in Consiglio regionale dopo un lungo percorso.

“L’approvazione del piano tutela delle acque – commentano il presidente della Regione Alberto Cirio e l’assessore all’Ambiente Matteo Marnati – dimostra l’attenzione di questa amministrazione regionale per i temi ambientali, nello specifico per la risorsa più preziosa che esista. Con questo piano diminuirà l’inquinamento diffuso nei fiumi, si contrasteranno gli effetti dei cambiamenti climatici come la siccità e gli eventi alluvionali, si tutelerà l’acqua per il consumo umano”.

“Un piano in linea con tutto quanto si sta discutendo nel mondo sull’ambiente, che va a rinnovarne uno datato al 2007 e dunque non aggiornato rispetto alla situazione attuale alla luce dei cambiamenti climatici – aggiunge l’assessore Marnati – Un piano che si propone di costituire un punto fondamentale di miglioramento non solo della qualità di tutte le acque piemontesi, quelle che vediamo e quelle che non vediamo, ma sulla qualità delle condizioni di vita per ogni cittadino nella nostra regione, sia pure in tempi difficilissimi e di cambiamenti epocali”.

“Un’importante e fondamentale risposta dunque – conclude l’assessore – all’esigenza contingente per migliorare la qualità delle nostre acque, consapevoli che lo dobbiamo alle presenti, ma soprattutto, alle future generazioni”.

Tra le azioni individuate nel Piano quella, ad esempio, per ridurre l’inquinamento diffuso da nitrati e prodotti fitosanitari, o ancora estendere la tutela delle falde e delle aree di elevata protezione, promuovere la realizzazione di nuove infrastrutture verdi e fare interventi integrati di riqualificazione fluviale e di mitigazione del rischio. Senza dimenticare di differenziare le fonti di approvvigionamento idropotabile, attuare progressivamente il riequilibrio del bilancio idrico e individuare le strategie per una miglior gestione della risorsa. Non da ultimo perseguire gli obiettivi per incoraggiare comportamenti virtuosi e le buone pratiche.

Interamente approntato dagli uffici tecnici regionali, è stato sottoposto alla procedura di Valutazione Ambientale Strategica, e dunque le sue linee strategiche di azione per la tutela delle acque sono state condivise con i portatori di interesse pubblici e privati.

 

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