Il basket visto da vicino
Il risultato va addirittura stretto per la Reale Mutua se lo rapportiamo a quanto visto durante tutta la partita. Sempre in controllo e con largo margine di sicurezza, il punteggio finale non fa risaltare il dominio di questa sera.
Non ci sono dubbi: il quintetto base di Torino compete in qualità con quello dell’altr’anno e fa pensare che possa essere addirittura migliore, e, soprattutto, sembra essere un livello molto diverso il feeling tra allenatore e giocatori, da far ben sperare che i pochi errori sin qui fatti possano essere cancellati dal tempo e dall’amalgamarsi del gruppo nel corso dei mesi.
Decisivi? A turno un po’ tutti. Trey Davies conduce per mano la squadra durante tutta la partita e regala momenti di spettacolo tra tiri da lontano e assist per i compagni. Davon Scott è concreto e non è mai facile da superare. Giordano Pagani sigla il suo massimo in carriera con 11 punti e sta acquisendo sempre maggiore fiducia in campo facendo ben sperare per il futuro. Il fisico da supergladiatore da film epici ce l’ha, e se comincia ad avere padronanza del campo il futuro suo e di Torino diviene più roseo.
Alibegovic, De Vico e Landi si alternano segnando da lontano e da vicino a mantenere alta la pericolosità della Reale Mutua in campo e tutti vanno bene a canestro e segnano finalmente con costanza anche da tre punti
Zugno regge bene il campo e Toscano, con una sua parte di curva che lo inneggia composta da tantissimi bambini (simpatica davvero questa parte di tifoseria) gioca bene e si dedica come suo solito anima e cuore sul campo.
La Reale Mutua gioca in scioltezza e regala schiacciate e tiri spettacolari come non si vedeva da tempo.
Peccato il pubblico relativamente mancante perché la partita è stata divertente.
Il ritorno anche della tifoseria storica al Parco Ruffini, aiuta sicuramente i giocatori a “gasarsi” e a cercare di entusiasmare il resto del palazzetto che dovrà tornare “caldo” come un tempo. Sicuramente lo shock della finale persa l’altr’anno e lo scarso spettacolo che si vedeva, pur vincendo, con quella squadra, ha lasciato uno strascico negativo da cancellare con gioco e spettacolo. I tifosi “dal 1989” ci sono e sostengono la squadra: si attendono i tifosi del 2021. Se Torino comincia a giocare bene sarà inevitabile (speriamo e incrociamo le dita…).
Paolo Michieletto
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