“Le Livre du Chevalier errant” torna a Saluzzo

Dopo oltre 600 anni, arriva da Parigi il prezioso codice miniato dell’opera di Tommaso III del Vasto

Dal 5 al 10 ottobre

Saluzzo (Cuneo)

Un viaggio virtuale di tradizione dantesca ampiamente e singolarmente strutturato nei suoi contenuti narrativi fra realtà e finzione, come cornice per divulgare le leggende più celebri ed apprezzate fra ‘300 e ‘400. Opera, realizzata fra il 1394 e i primi anni del ‘400, in un clima di inattesa “renaissance chevalieresque”, dal marchese Tommaso III del Vasto, figlio primogenito del marchese Federico I di Saluzzo, “Le livre du Chevalier errant” ritornerà temporaneamente e per la prima volta, dopo oltre sei secoli a Saluzzo. L’arrivo nell’antica capitale marchionale dell’elegante manoscritto, oggi conservato nelle collezioni della “Biblioteca Nazionale” di Francia, si deve all’opera preziosa della “Fondazione Artea” di Caraglio che dal 2016 svolge un’intensa e meritoria opera di valorizzazione del patrimonio culturale, materiale ed immateriale, del territorio cuneese. Manifesto dei legami politici e culturali che legarono il piccolo Marchesato di Saluzzo alla Francia di Carlo V e di Carlo VI, il prezioso manoscritto sarà esposto eccezionalmente a Saluzzo per soli sei giorni, da martedì 5 a domenica 10 ottobre, all’interno della mostra “Tesori del Marchesato. Arte , storia e cultura tra Medioevo e Rinascimento”, allestita al “Monastero della Stella”, al “Museo Civico Casa Cavassa” e alla “Castiglia” fino a domenica 31 ottobre. L’esposizione sarà anche oggetto del convegno internazionale “Le Chevalier Errant: amore, fortuna e conoscenza. Le vie della cultura nel Medioevo europeo”, programmata per venerdì 8 ottobre alle ore 15.30, presso la sala conferenze dell’ex Monastero di Piazzetta della Trinità, 4 e  che vedrà come relatori alcuni tra i massimi conoscitori dell’opera come Hélène Bellon-Meguelle (Università di Ginevra), Laura Ramello e Antonella Amatuzzi (Università di Torino) e Marco Piccat (Università di Trieste).Per partecipare all’incontro è necessario essere muniti di green pass e prenotarsi sul sito www.monasterodellastella.it.

Per l’occasione, apertura straordinaria della mostra nei seguenti orari: martedì – sabato, 10.00-13.00 / 14.00-18.00, domenica, 10.00-13.00 / 14.00-19.00.

“ ‘Le Chevalier Errant’ – dichiara Marco Galateri, presidente di ‘Artea’ – descrive un mondo ideale cavalleresco che seppur al tramonto era ancora vivo a Saluzzo, quasi fosse la Camelot di un regno fantastico che gli affreschi del Castello di Manta ci ricordano ancora oggi”. E Mauro Calderoni, sindaco di Saluzzo, aggiunge: “Il manoscritto de ‘Le Chevalier errant’ é  un libro che ha segnato la storia d’Europa 600 anni fa e, anche se non è molto conosciuto dal grande pubblico, è una delle testimonianze dell’importanza del nostro marchesato nel Vecchio Continente, nel periodo fra la fine del Medioevo e il Rinascimento. Pagine che raccontano i viaggi e gli incontri di un marchese aperto al mondo, agli scambi, alla conoscenza e alla cultura, proprio come vogliamo sempre più la nostra Saluzzo di oggi e del futuro”.

Per info:  “Fondazione Artea”, via Matteotti 40, Caraglio (Cuneo), tel. 392/9890490 o www.fondazioneartea.org

g.m.

 

 

Nelle foto

–         “Il banchetto del Voto del Pavone alla corte del Dio d’Amore”

–         “La rocca e il palazzo di Dama Fortuna”

–         “Il Cavaliere errante incontra Dama Conoscenza”

 

Leggi qui le ultime notizie: IL TORINESE

Lascia un commento

Your email address will not be published.

Articolo Precedente

Scuola, i nuovi concorsi del Consiglio regionale

Articolo Successivo

Ottosottountetto. Vino bianco, fiori e vecchie canzoni

Recenti:

Il verde del Panorama

CALEIDOSCOPIO ROCK USA ANNI 60 Senza ombra di dubbio una delle pietre miliari per la proliferazione

IL METEO E' OFFERTO DA

Auto Crocetta