Qualche novità potrebbe arrivare già dopo l’estate, relativamente al problema dei parcheggi per i residenti sollevato da 450 abitanti del “Quadrilatero romano” con una petizione al Consiglio comunale.
Un quartiere affascinante, divenuto uno degli epicentri della vita serale e notturna di un gran numero di torinesi, ma che per la sua struttura urbanistica di impianto difetta di spazi pubblici e quindi anche di posti auto disponibili. Addirittura, quelli censiti dai servizi di viabilità del Comune sono poco più di una cinquantina nell’area di Quadrilatero compresa tra via della Consolata , via Corte d’Appello, via Sant’Agostino e piazza Emanuele Filiberto: quest’ultima poi, come hanno sottolineato i rappresentanti dei firmatari della petizione durante una riunione con la II commissione, presenta particolari criticità dato l’elevato afflusso di auto all’ora dell’aperitivo. Insomma, per i residenti – che lamentano anche i molti posti riservati alle forze dell’ordine e all’ASL – il parcheggio risulta non solo problematico ma pressoché impossibile.
Il codice della strada prevede la possibilità di riservare ai residenti posti auto contrassegnati da strisce gialle e blu, nella misura del 50% e in tempi abbastanza ristretti, anche già in settembre hanno spiegato gli uffici, specificando che si potrebbe verificare, con più tempo, la possibilità di estendere ulteriormente la quota riservata.
Anche i consiglieri Petrarulo e Scanderebech sono intervenuti a sostegno delle richieste dei residenti, mentre il presidente di commissione Malanca ha evidenziato l’opportunità, data l’oggettiva carenza di spazi di sensibilizzare i frequentatori del Quadrilatero all’uso del trasporto pubblico. L’assessora Lapietra, presente alla riunione, ha anche spiegato come i nuovi impianti di sorveglianza ora in via di appalto, controllando il traffico anche in uscita, consentiranno di sanzionare più efficacemente le condotte irregolari.
In sostanza, l’atteggiamento dell’Amministrazione verso le richieste dei firmatari della petizione si è rivelato positivo. I portavoce dei residenti hanno ricordato che il tema viene periodicamente sollevato da una quindicina d’anni e auspicato passi concreti e a breve termine.
Claudio Raffaelli (CittAgorà)
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