Quest’ultimo anno ci ha ricordato come la casa sia il luogo più importante al mondo, facendoci riscoprire la sua centralità nel definire le nostre vite: casa non è solo uno spazio fisico ma è accoglienza, relazione, è un rifugio in cui essere noi stessi e custodire i propri affetti.
Ancora oggi, però, troppe persone sono costrette ad affrontare situazioni di forte disagio senza poter contare su un luogo in cui sentirsi protetti e al sicuro ed è per questo che IKEA promuove da sempre un modello virtuoso di collaborazione con associazioni del territorio e istituzioni locali per recuperare, riqualificare e arredare spazi, trasformandoli in luoghi di accoglienza destinati ad ospitare e supportare chi ne ha più bisogno.
IKEA Torino ha deciso così di supportare il progetto di co-housing gestito dall’impresa sociale Stranaidea in co-progettazione con il Comune di Torino, per accogliere e restituire un senso di casa a 6 persone senza dimora all’interno di un alloggio in via Quittengo. IKEA ha reso più accogliente gli spazi, fornendo coperte, lenzuola, asciugamani, piatti, bicchieri, posate, oggetti indispensabili per contribuire a fare di un luogo una casa, ricreando un ambiente personale e confortevole. Inoltre, IKEA Torino si è occupata di realizzare un piccolo spazio dedicato al relax sul terrazzo arredandolo con un tavolo e comode sedute.
“In IKEA lavoriamo ogni giorno per costruire una vita migliore per la maggioranza delle persone ma siamo consapevoli che non è possibile realizzare un reale cambiamento da soli. Per questo ci impegniamo, con entusiasmo e responsabilità, ad essere sempre parte attiva della comunità, instaurando collaborazioni virtuose con le associazioni che lavorano sul campo per rispondere alle esigenze di chi ha più bisogno” dichiara Manuel Trivulzio, Market Manager IKEA Torino. “Siamo davvero orgogliosi di poter sostenere una realtà così preziosa per l’intera comunità come Stranaidea e contribuire a questo ambizioso progetto di accoglienza”.
“Rapid Re-housing” prevede un periodo di accoglienza di circa un anno nel corso del quale le persone coinvolte intraprenderanno anche un percorso per valorizzare le proprie capacità con l’obiettivo di costruire nel tempo una propria indipendenza economica, sociale e abitativa.
Nata 35 anni fa, Stranaidea si occupa di diverse aree di competenza: dall’accoglienza di persone senza fissa dimora, a programmi educativi all’interno di centri di formazione, fino al lavoro di integrazione di rifugiati e profughi in Italia
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