50 anni fa nasceva l’Ice Club Torino

Claudia Masoero – Presidente dell’Ice Club Torino: “Il sogno di mio padre è diventato una realtà importante a livello internazionale. A Torino crescono atleti di alto livello”.

50 anni fa nasceva l’Ice Club Torino, società dilettantistica sportiva di pattinaggio artistico sul ghiaccio destinata a crescere e ad affermarsi a livello nazionale e internazionale. La società si impegnava a sostenere e a promuovere, anche a livello agonistico, uno sport popolare a Torino già dal 1870, quando si era diffusa la moda di pattinare nella parte sud del parco del Valentino. 
Incontriamo Claudia Masoero che, dal 2016 ricopre il ruolo di Presidente.

Sono trascorsi 50 anni dalla fondazione dell’Ice Club Torino. I ricordi e le emozioni di Claudia Masoero.
L’Ice Club Torino è nato il 1 luglio 1971 dal sogno e dalla passione di mio padre Franco Masoero che ha creduto fin dal primo giorno in questo progetto. Papà ha guidato la società fino alla fine, l’ha fatta crescere ed è stato un punto di riferimento per tantissimi giovani e famiglie. Io sono sempre stata al suo fianco. Sono stata prima atleta tesserata per la società, poi insegnante e allenatrice e, da qualche anno, anche Presidente. Ricordo che fino al 2006 le piste erano soltanto due, il Tazzoli all’aperto e Torino Esposizioni. Erano disponibili per pochi mesi all’anno ed era davvero difficile riuscire a garantire ai ragazzi una continuità negli allenamenti. Le Olimpiadi del 2006 hanno rappresentato una grande svolta e hanno acceso un faro su questo sport. Cresciamo atleti da molte generazioni. Molti dei nostri allievi sono poi diventati allenatori anche di fama internazionale e con loro continuiamo a collaborare, siamo rimasti una famiglia.

Com’è cresciuta e com’è cambiata la società dalla sua fondazione a oggi?
Oggi abbiamo pattinatori in tutte le categorie. Molti corsi si svolgono nel pomeriggio dopo la scuola. Sono divisi per età dai più piccoli a quelli della categoria senior elite. Ci sono sia ragazzine che ragazzini. Le società torinesi stanno lavorando molto e bene. E’ uno sport economicamente oneroso, purtroppo. I costi sono molti. Il ghiaccio, i tecnici, i preparatori, i costumi, le trasferte.  Creare un campione richiede grandi sacrifici e molto impegno per molti anni. I genitori, le famiglie devono riuscire ad accompagnare i ragazzi a venire a riprenderli, ad adattarsi ai diversi orari. Devo sottolineare, che, rispetto a qualche anno fa, gli impianti lasciati in eredità dalle Olimpiadi e i nostri allenatori di alto livello richiamano nella nostra città molti talenti da più parti di Italia e anche dall’estero. Una volta il pattinaggio su ghiaccio era una piccola realtà qui a Torino e in Piemonte. Ora siamo diventati da anni una piazza molto forte agonisticamente e la nostra scuola, da anni, sta dando ottimi risultati nazionali e internazionali. L’Ice club Torino è costituito da un numero elevato di collaboratori, insegnanti e tecnici che lavorano con tanta passione ed energia per crescere atleti di ogni età e livello. Il movimento torinese si è sviluppato anche grazie all’opportunità di ospitare eventi internazionali di grande importanza come i Mondiali, la finale di Grand Prix e ovviamente le Olimpiadi. Il nostro sport è diventato con il tempo sempre più popolare.

Claudia Masoero è stata una giovanissima allenatrice. Ci parla dei suoi esordi?
Sono stata un’atleta e, successivamente, ho iniziato a insegnare giovanissima. Edoardo De Bernardis, con il quale collaboro ormai da tanti anni, è stato uno dei miei primi allievi, poi si è trasferito al Piranesi di Milano, in quel periodo tempio storico del pattinaggio, e, successivamente, negli Stati Uniti, seguito da Christa e Carlo Fassi. All’epoca le difficoltà legate agli impianti alle quali ho già accennato impedivano ai nostri ragazzi di prepararsi con continuità a Torino. Edoardo era uno dei candidati alle Olimpiadi e sicuramente la collaborazione con allenatori del livello dei Fassi ha influenzato la sua carriera di allenatore. 

De Bernardis, dopo il ritiro è tornato all’Ice Club Torino come allenatore e coreografo e si è distinto per la propria bravura.
Mio padre ed io proponemmo a Edoardo di tornare a Torino come allenatore e sono contenta che abbia accettato. Nella sua carriera ha avuto occasione di collaborare per anni con nazionali straniere e atleti olimpionici come  Sarah Hecken,  Karel Zelenka,  Carolina Kostner, Nathalie Weinzierl e Giada Russo. Insieme ad Edoardo lavora un team di ottimi allenatori che si occupa della crescita dei nostri atleti.

Giada Russo che l’Ice Club Torino ha accompagnato in tutte le fasi della sua carriera…
Giada ha iniziato a pattinare a tre anni e mezzo. I suoi genitori si erano conosciuti sulla nostra pista a un corso per adulti… era una predestinata dei pattini, da sempre molto determinata e appassionata.  Ha conquistato un titolo nazionale junior, due titoli nazionali assoluti, ha partecipato agli Europei, ai Mondiali e alle Universiadi e ha realizzato il sogno di tutti gli atleti: essere convocata per le Olimpiadi del 2018. Una bella storia che continua ancora: oggi Giada è insegnante presso l’Ice Club Torino. Mio padre era molto affezionato a Giada e i suoi successi l’hanno reso sempre felice.

Oggi l’Ice Club Torino continua a preparare i campioni del presente e del futuro.
Chi fa il nostro lavoro deve avere dentro una grande passione, quella che ha animato mio padre quando ha deciso di fondare la società. Non esistono sabati, domeniche, festività e le pause sono poche, ma che soddisfazione vedere uno dei nostri ragazzi riuscire a realizzare un elemento o imporsi in una gara. Attualmente, abbiamo diversi atleti in Nazionale e De Bernardis è impegnato nella preparazione della due volte campionessa italiana Alessia Tornaghi che affronterà la prossima stagione con l’obiettivo di conquistare il pass olimpico e del giovanissimo Raffaele Zich, che ha vinto pochi mesi fa il titolo di campione italiano junior. Abbiamo ragazzine giovanissime molto promettenti. L’Ice Club Torino è la società piemontese che ha dato alla Nazionale italiana il maggior numero di atleti.

A 50 anni dalla fondazione della società, Le chiedo un bilancio di questo mezzo secolo di storia.
Papà ha creato una grande società, l’ha sostenuta, l’ha fatta crescere. Abbiamo lavorato moltissimo, abbiamo raccolto soddisfazioni e anche qualche delusione, ma la vita è fatta di tanti momenti positivi e negativi. La lezione del pattinaggio è questa: cadere e rialzarsi sempre. Il bilancio di questi 50 anni si chiude decisamente in attivo e affrontiamo il futuro con la stessa grinta e la stessa determinazione. Il nostro club è costituito da grandi giovani atleti e da un team molto affiatato.

BC

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