Costanzo (L’Alternativa c’è) solidale con i lavoratori di Amazon

“Nei giorni scorsi  sono stata al presidio dei lavoratori Amazon di Torrazza, Brandizzo e Grugliasco organizzato davanti al polo di Torrazza Piemonte. L’affidamento dell’appalto di vigilanza a Mondialpol, prima in capo a ICTS, ha fatto emergere tutte le criticità che accompagnano da anni i rapporti di lavoro nella filiera Amazon. 

Ascoltando i racconti dei lavoratori, sono sempre più convinta che i motivi per cui manifestano  cesserebbero d’esistere se si approvassero questi cinque semplici punti. Innanzitutto la solidarietà tra committente e appaltatore negli appalti interni al ciclo produttivo, in funzione antispeculativa. Poi lo stop agli appalti labour-intensive, prevedendo che i dipendenti dell’appaltatore sono automaticamente dipendenti del committente. In terza istanza il passaggio dei dipendenti dal vecchio al nuovo appaltatore, che comporterebbe la parità di trattamento e l’applicazione della clausola sociale. Sarebbe poi opportuno restringere il concetto di “lavoratore svantaggiato”, una categoria prevista dalla legge che consente alle agenzie per il lavoro di raggirare il limite secondo cui i lavoratori assunti a tempo determinato possano essere al massimo il 30% dell’intera forza lavoro. Secondo l’attuale normativa, anche Jeff Besos essendo over 50 risulterebbe un lavoratore svantaggiato. È evidente che qualcosa va rivisto. Infine, ultimo ma non per importanza, una legge sul salario minimo orario, con cui molto semplicemente il ccnl multiservizi e le retribuzioni da esso previste scomparirebbe.
Ho poi ritenuto doveroso proporre di invitare al tavolo Amazon promosso dal Ministero del Lavoro le RSA, perché chi meglio di loro può rappresentare il disagio e lo sfruttamento dei lavoratori, dal momento che gli stessi sindacati hanno firmato il ccnl servizi fiduciari con paghe a 4.60€/h.
Tengo a ribadire che Amazon si muove a norma di legge: sono le attuali norme a  consentire tutto quello che Amazon sta facendo. Se non c’è la volontà politica, semplicemente continuerà ad esserci lo sfruttamento”. Così in una nota la deputata torinese Jessica Costanzo (L’Alternativa c’è).
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