Il ruolo delle donne nei comuni

/

IL COMMENTO di Pier Franco Quaglieni

Sembra che in ottobre ci sarà uno scontro tutto al maschile nelle elezioni amministrative  per la scelta dei sindaci delle grandi città 

Il maschilismo sta tornando proprio in un contesto in cui alcune donne occupano posti di grande responsabilità e la proposta di legge Zan divide, non senza ragioni, il fronte femminista storico. Si sta dimenticando che le donne sono la maggioranza del Paese e devono avere il riconoscimento sancito dall’articolo 3 della Costituzione. La decrescita anagrafica e la denatalità che condannano l’Italia ad una marginalità destinata ad aumentare, dovrebbero imporre all’attenziome il ruolo femminile che è l’unica prospettiva di futuro per un Paese in declino. Almeno questa constatazione elementare dovrebbe essere compresa da tutti, anche i più grossolani.
Andrebbero potenziati i diritti delle donne alla maternità che assume una chiarissima funzione sociale. Asili nido, assistenze sociali di ogni genere dovrebbero garantire alle donne di avere figli e di avere una famiglia come prevede la Costituzione.
Invece poco si fa in questa direzione, ma nel campo politico vige addirittura la calma piatta. Salvo alcuni esempi mirabili nell’area metropolitana come Moncalieri dove ci sono donne eccezionali come Laura Pompeo che potrebbero aspirare a ben altri ruoli, la politica si avvita nel maschilismo più inconcludente, fondato su personalismi che allontanano i cittadini dalla politica. Appare ridicolo che a fare da donna di scorta del centro – sinistra sia un’oscura esponente dei Moderati. A destra finora non ci sono donne di rilievo impegnate in modo adeguato. C’è una consigliera figlia di un politico saltafossi che telefona alle persone, annunciandosi come futura assessora, una prospettiva deludente che indurrebbe a non votare quello schieramento che pure ha un candidato sindaco di valore come Damilano. È  mai possibile che nel centro – destra e nel centro – sinistra non ci siano candidate di valore? Io non sono così pessimista. Occorre reagire.

Leggi qui le ultime notizie: IL TORINESE

Lascia un commento

Your email address will not be published.

Articolo Precedente

Gli appuntamenti culturali della Fondazione Torino Musei: città in miniatura, Cina e Giappone

Articolo Successivo

Embraco, Grimaldi (LUV): Serve un’alternativa se non si troverà investitore privato

Recenti:

IL METEO E' OFFERTO DA

Auto Crocetta