Libano: il “Nizza” alla guida di Italbatt

I dragoni del “Nizza Cavalleria” (1°) subentrano ai bersaglieri del 3° Reggimento.

 

AL MANSOURI (Libano) 23 febbraio 2021. Si è svolto nella base italiana di Al Mansouri, l’avvicendamento alla guida di Italbatt, la componente di manovra del contingente italiano in Libano nell’ambito della missione UNIFIL, la forza di interposizione delle Nazioni Unite schierata nel Libano meridionale.

 

Il Generale di Brigata Davide Scalabrin, Comandante del Sector West di Unifil, ha suggellato l’evento con il passaggio simbolico della bandiera delle Nazioni Unite tra il comandante cedente, Colonnello Carlo Di Pinto, Comandante del 3° Reggimento bersaglieri di Teulada, ed il subentrante Colonnello Paolo Scimone, Comandante del Reggimento “Nizza Cavalleria” (1°).

 

Alla presenza della Bandiera di Guerra del 3° Reggimento bersaglieri, la più decorata di tutto l’Esercito Italiano, e dello Stendando del “Nizza Cavalleria” (1°), custodite nell’ufficio del Comandante di Italbatt, il Generale Scalabrin ha voluto ringraziare il Colonello Di Pinto “per l’efficienza e la determinazione con la quale l’Unità ha raggiunto tutti gli obbiettivi della propria missione, assolvendoli in un contesto delicato e complesso come quello libanese, reso ancor più difficile a causa della situazione sanitaria”.

 

La task force italiana subentrante è interamente composta da personale della Brigata alpina “Taurinense”. L’Unità, alimentata con uomini e donne del Reggimento “Nizza Cavalleria” (1°), rinforzato dal Battaglione Alpini “Saluzzo” e dal battaglione logistico “Taurinense”, opererà per un semestre nel rispetto della risoluzione ONU 1701, assicurando giorno dopo giorno il monitoraggio e il controllo della cessazione delle ostilità, garantendo il rispetto del cessate il fuoco mediante posti di controllo e di osservazione, attraverso pattugliamenti nell’area costiera a sud della città di Tiro e lungo la “blue line”.  Altrettanto importante sara’ – considerata la situazione sanitaria in atto – l’attività di supporto alla popolazione attraverso la Civil-Military Cooperation (CIMIC), con numerosi progetti da portare a termine nelle 22 municipalità che si trovano all’interno dell’Area di Operazione di Italbatt.

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