IL COMMENTO di Pier Franco Quaglieni
Ieri, festa di san Valentino, dopo tanti mesi di “astinenza”, sono andato a colazione in un uno dei migliori ristoranti torinesi di cui ero in passato e resto cliente abituale ed affezionato, fin dai tempi in cui andavo con Bobbio che abitava a poche centinaia di metri.
Cucina eccelsa come sempre, distanziamento dei tavoli assolutamente rispettato, mascherine del personale in piena regola, cucina e servizio ineccepibile secondo le norme. Ci ritornerò altre volte, sperando che finalmente il COVID ci consenta di pranzare normalmente.
Non posso tuttavia non segnalare un pisquano di cliente (in abbigliamento “sportivo” del tutto non consono al locale) che si è alzato due volte dal tavolo -penso per andare a fumare – senza mascherina. La seconda volta sono intervenuto con tono incazzato e gli ho chiesto perché violasse le norme in modo così plateale. Mi sono sentito rispondere con arroganza e inciviltà asociale che lui la mascherina non la mette perché “gli da’ fastidio“ . Mi è venuto voglia di chiamare i Carabinieri, non ad un generico centralino , ma nella figura di un alto ufficiale che mi onora della sua amicizia e che non mi sono mai permesso di disturbare in precedenza. Nel frattempo rientra dalla “pausa sigaretta“ , naturalmente senza mascherina, una bella signora che debitamente richiamata dallo scrivente con toni più urbani e gentili (le belle signore lo meritano di per se’) mi ha detto candidamente di essersela dimenticata. Se la gente “bene”, o meglio arricchita magari con vistose evasioni fiscali , che in passato non avrebbe mai posato le terga in quel ristorante, si comporta così, non possiamo più lamentarci di Speranza e di Arcuri. Siamo un popolo di animali, formato da potenziali suicidi (fatto trascurabile, anzi salvifico socialmente) e da potenziali omicidi, fatto penalmente rilevante e socialmente non accettabile.
A certa gente dovrebbe essere interdetto l’ingresso nei locali pubblici. Nel ristorante prescelto tutto era perfetto per passare un San Valentino sereno anche in tempi di pandemia. Non è accettabile che avventori certo non avvezzi a quel locale guastino il clima di una festa e compromettano la sicurezza degli altri clienti. La prossima volta alzerò la voce in modo ancora più veemente e soprattutto chiamerò i Carabinieri, facendo un esposto in piena regola. Così non si può andare avanti . Gli incivili vanno isolati e colpiti senza pietà anche nel giorno degli innamorati perche’ questa gente non può amare nessuno in quanto del tutto incapace di rispettare la vita delle persone . Barbari che sanno solo riempirsi di cibo, di vino e di nicotina. Presidente Draghi, incominci a dare addosso a questa gente, rendendo loro la vita impossibile.