Torino: pusher lancia anatema ai poliziotti che lo arrestano

Spacciava crack che poi veniva consumato dagli acquirenti all’interno del parco Sempione 

Lo scorso sabato mattina, due pattuglie della Squadra Volante hanno effettuato un monitoraggio dell’area di cantiere presente nel parco Sempione, luogo spesso segnalato come zona di spaccio.

Appariva evidente un andirivieni di giovani da una tenda di campeggio, al cui interno dimorava un  cittadino extracomunitario coi capelli rasta. Due acquirenti riferivano di aver appena acquistato del crack dal giovane, che la nascondeva all’interno di un calzino nero, e di averla immediatamente consumata all’interno della tenda. Pertanto, gli agenti sono intervenuti sottoponendo a perquisizione il suo giaciglio; sotto il materasso, è stata rinvenuta la somma di 985 €, in banconote da piccolo taglio.  I frammenti di crack contenuti nel calzino erano stati con ogni probabilità dispersi dallo stesso fra la vegetazione e i rifiuti presenti, all’arrivo dei poliziotti, che riuscivano a rinvenirne solo qualche grammo. Gli agenti hanno anche sequestrato una lametta, verosimilmente utilizzata per tagliare la sostanza. Il ventiduenne, di nazionalità gambiana, con numerosi precedenti di polizia, negli uffici di via Tirreno ha poi dato in escandescenze, minacciando gli agenti che lo stavano arrestando: ha scagliato contro di loro un vero e proprio anatema, assicurando loro che avrebbe preparato non appena uscito dal carcere dei ghirighiri (amuleti da rituale) con le preghiere per farli morire. E’ stato arrestato per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente e denunciato per minacce a P.U.

 

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