Un anno di Consiglio regionale: 30 leggi approvate e prima seduta online

Pandemia, sedute in videoconferenza, lavoro agile per i dipendenti, un’organizzazione reinventata in pochi giorni, che ha garantito il proseguimento dell’attività: il 2020 del Consiglio regionale ha segnato una vera rivoluzione nell’impegno dell’Assemblea legislativa regionale, che non ha ridotto la produttività dell’Istituzione. In tutto sono state approvate 30 leggi, di cui 16 in Aula e 14 in Commissione legislativa. Ci sono state 41 deliberazioni del Consiglio e 29 di nomine, sono stati presentati circa 6.393 emendamenti, dei quali soltanto 45 cartacei e 6348 online.

Senza dimenticare i 24 progetti di legge dei consiglieri, che si aggiungono ai 24 Disegni di legge della Giunta, 161 tra interpellanze e interrogazioni, 205 interrogazioni a risposta immediata e i 280 atti di indirizzo.

Il Consiglio, a partire da marzo, è stata la prima Pa italiana a riorganizzare le attività quasi completamente da remoto, per garantire la continuità legislativa e amministrativa. Il 24 marzo 2020 si è svolto il primo Consiglio regionale virtuale: si è trattato della prima esperienza a livello nazionale.

“Devo ricordare in questo senso l’impegno di tutto il personale, la capacità di adattarsi immediatamente a una situazione nuova – sottolinea il presidente dell’Assemblea Stefano Allasia – ma anche il forte senso istituzionale di maggioranza e opposizione, che nei momenti di maggiore difficoltà per il nostro territorio hanno saputo trovare sintesi politiche che hanno permesso di arrivare al voto di molti provvedimenti fondamentali e spesso indifferibili”.

Anche perché il 2020 è stato segnato dalla pandemia, dalle difficoltà sanitarie ed economiche, ma pure dall’alluvione che ha devastato tante zone del Piemonte. “Con le sedute a distanza, i lavori avrebbero potuto bloccarsi spesso, le divergenze tra gli schieramenti trasformarsi in muro contro muro e ostruzionismo a oltranza. Basti pensare all’esplosione degli emendamenti grazie all’online. Si tratta di una modalità di lavoro con la quale un’assemblea potrebbe paralizzarsi e in questo senso è decisamente preferibile la normale seduta in presenza. Invece da entrambe le parti quasi sempre è prevalso il buon senso, gli uffici hanno moltiplicato gli sforzi, a cominciare dalla parte informatica, per finire con tutti i settori coinvolti. Per questo possiamo dire che si è trattato di un buon risultato, anche se ci auguriamo si torni presto alla normalità”, spiega Allasia.

Si rileva un tasso di partecipazione dei consiglieri alle sedute decisamente elevato: 18 consiglieri hanno partecipato alla totalità delle riunioni ed altri 19 hanno registrato la presenza a più del 90% delle sedute.

L’Assemblea è arrivata pronta a questo ‘shock organizzativo’, forte di un processo di digitalizzazione e dematerializzazione che è in atto da anni. Per esempio, sono stati gestiti digitalmente gli oltre 5.700 emendamenti collegati a un solo provvedimento, il Ddl omnibus. In totale il Consiglio regionale si è riunito 57 volte (25 in presenza, 32 in videoconferenza, per 265 ore di attività). Tutti i consiglieri regionali e i dipendenti, compresi i collaboratori dei gruppi, per un totale di oltre 400 persone, sono stati messi in condizioni di svolgere attività da remoto. Le sedute di Commissione sono state 317 (178 in presenza, 139 in videoconferenza) 43 delle quali dedicate alle consultazioni.

I Sistemi informativi hanno riorganizzato i servizi di assistenza agli utenti per supportare il cambiamento: il numero delle richieste di assistenza è salito del 400% da marzo 2020, con picchi di oltre 600 richieste a settimana gestite durante il primo lockdown.

Il sito www.cr.piemonte.it ha avuto 1 milione di visitatori e il Consiglio del Piemonte è l’Assemblea regionale più seguita in Italia a livello di social: 82.600 fan su Facebook, 21.100 follower su Twitter e 11.700 su Instagram.

Nel corso del 2020 è stata istituita anche la Commissione permanente Autonomia ed Enti Locali, così come il Gruppo di lavoro sull’emergenza Covid (all’interno della quarta Commissione).

Eventi e comunicazione

Le restrizioni da Covid sono state l’occasione per trasformare anche tutte le procedure legate all’organizzazione degli eventi, delle mostre e del rapporto con i cittadini.

Il Consiglio ha organizzato una ventina di eventi, nell’anno che sta per terminare: quello del cinquantesimo anniversario della Regione Piemonte.

Molti hanno infatti riguardato la conoscenza della storia del Piemonte, dei suoi protagonisti più illustri e delle tradizioni locali. Fra i principali, quello “virtuale” che ha celebrato con foto d’epoca, video e documenti la storica prima seduta del Consiglio regionale, avvenuta il 13 luglio 1970, ma anche le attività organizzate per la valorizzazione del drapò, la bandiera del Piemonte, la cui immagine luminosa è stata proiettata l’estate scorsa sulla Sacra di San Michele, monumento simbolo della nostra terra. Grande successo hanno poi riscosso le maratone on line regionali per le raccolte fondi a sostegno della cittadinanza, cui il Consiglio ha partecipato nel corso del primo lockdown. Hanno coinvolto decine di migliaia di cittadini, con la partecipazione di volti noti dello spettacolo e della musica.

I patrocini conferiti per attività meritevoli sul territorio regionale sono stati 305, sia gratuiti, sia onerosi. Ventuno le adesioni partecipate.

Sono stati poi istituiti gli Stati generali della prevenzione e del benessere: il Consiglio regionale vuole infatti rafforzare il suo impegno a favore della salvaguardia della salute di tutti. Le campagne sociali del 2020 sono state Lotta all’usura, Sicurezza stradale, Prevenzione e salute, Lotta alla violenza sulle donne, Prevenzione Covid.

Amministrazione

Si è proseguito con la riduzione della spesa corrente. Il personale è passato da 353 di cinque anni fa agli attuali 275 garantendo gli standard di lavoro, nonostante l’incremento di attività e competenze richieste dalle norme.

La spesa del personale dal 2015 al 2019 è stata ridotta di 1,4 milioni. La rideterminazione degli assegni vitalizi con il metodo di calcolo contributivo ha consentito un risparmio di quasi 700mila euro sul 2020. La spesa per investimenti è passata da 2 milioni nel 2015 a 9 nel 2020 senza tenere conto delle risorse dell’avanzo 2019.

Questi risparmi hanno consentito e consentiranno interventi di ammodernamento delle infrastrutture tecnologiche obsolete e manutenzione straordinaria di edifici e impianti di proprietà regionale, senza incrementare il fabbisogno finanziario sul bilancio regionale e sui cittadini piemontesi.

Il Consiglio regionale del Piemonte, nel 2020, ha ottenuto nuovamente la certificazione di Qualità ai sensi della norma UNI EN ISO 9001:2015, a seguito della visita di mantenimento da parte dell’ente certificatore Bureau Veritas.

gmonaco

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