Aperto fino al 27 novembre il voto online. Gli otto finalisti candidati al Premio Luisa Minazzi 2020 raccontano l’Italia migliore
Otto figure estrapolate da diversi ambiti della ricerca, della società civile, dell’impresa, delle istituzioni che meritano di essere portate in evidenza per il messaggio civico, ambientale e solidale che esprimono. Otto storie che ci fanno guardare al futuro con senso della partecipazione e speranza specialmente in un anno come quello che stiamo attraversando, profondamente segnato dall’emergenza Coronavirus. Sono le esperienze che animano il “Premio Luisa Minazzi – Ambientalista dell’Anno” promosso da Legambiente e La Nuova Ecologia insieme al Comitato organizzatore composto da numerose organizzazioni sociali di Casale Monferrato (Al), dall’Ente di gestione delle aree protette del Po vercellese-alessandrino e dalla Città piemontese.
Il Premio da diversi anni è infatti dedicato a Luisa Minazzi, direttrice didattica della scuola primaria di Casale Monferrato che oggi porta il suo nome, attivista, assessore all’ecologia della sua città, che si è battuta in prima persona per i diritti delle persone esposte all’amianto, prima di cadere vittima del mesotelioma a soli 57 anni.
La rosa degli otto finalisti della XIV edizione del Premio è stata selezionata sulla base delle “nomination” giunte dalla Giuria preliminare composta da giornalisti, esperti ed esponenti di organizzazioni sociali di tutta Italia. Per loro chiunque potrà esprimere la propria preferenza fino alla mezzanotte del 27 novembre tramite il modulo on-line sul sito www.premioluisaminazzi.it, dove le esperienze d’impegno, innovazione e attenzione al prossimo dei protagonisti sono più ampiamente raccontate.
Si tratta di Vincenzo Balzani, tra i chimici più conosciuti al mondo, che da anni si spende in una intensa attività di divulgazione in particolare sui temi dell’energia e delle risorse; Famiglia Bertolino che a Vinovo (To) ha fondato Ri-generation, azienda che ricicla e rigenera elettrodomestici altrimenti destinati al macero ed esempio d’imprenditoria sociale; Alessandra Dolci, magistrato, Procuratore Aggiunto e dal 2018 a capo dell’Antimafia di Milano e dell’ufficio Misure di Prevenzione, impegnata anche in inchieste in campo ambientale; Rosario Esposito La Rossa, titolare della casa editrice Marotta Cafiero, che ha acquistato dai fondatori riconvertendola alla sostenibilità, ed impegnato in numerosi progetti sociali nel quartiere Scampia, a Napoli; progetto “ProPositivo”, lanciato da un gruppo di giovani sardi nel 2009 per contrastare lo spopolamento ambientale e sociale della Sardegna dell’interno; progetto “Save the truffle”, ovvero Salviamo il tartufo, nato per portare l’attenzione sul problema della sopravvivenza nelle Langhe, nel Roero e nel Monferrato dei boschi a vocazione tartufigena, tasselli di biodiversità; Paolo Strano e la Onlus Semi di libertà, che dal 2014 forma detenuti e sviluppa idee imprenditoriali nel campo dell’economia carceraria; Alessandra Viola, giornalista, scrittrice e molto altro, che ha messo le parole al servizio di una missione importante: creare coscienza ambientale.
Gli otto finalisti venerdì 4 dicembre, alle ore 16.30, saranno in collegamento in streaming sui siti www.festivalvirtucivica.it e www.premioluisaminazzi.it oltre che sulla pagina https://www.facebook.com/premioluisaminazzi per partecipare, da remoto, alla cerimonia conclusiva del Premio, un’occasione preziosa per ascoltare dalla loro voce l’esperienza che li vede protagonisti.
Si svilupperà invece durante la primavera del 2021 il Festival della Virtù Civica che accoglierà, per la quarta edizione, a Casale Monferrato gli otto finalisti del Premio proponendo un ricco calendario di incontri pubblici, eventi artistici e momenti di approfondimento.
«In un anno come quello che sta per tramontare, profondamente segnato dall’assedio globale del Covid-19, la capacità d’impegnarsi ciascuno nel proprio ambito per il bene comune, l’idea di costituire tutti insieme un organismo più grande che va salvaguardato anche grazie ai nostri comportamenti individuali, rappresenta il valore più importante che possiamo acquisire – raccontano i coordinatori della manifestazione, Marco Fratoddi e Vittorio Giordano – Le otto figure ed esperienze selezionate per l’edizione 2020 ci sembrano portatrici di un altro virus, stavolta dagli effetti positivi, quello della virtù civica. Vi invitiamo a partecipare votando per l’ambientalista dell’anno ma soprattutto a diffondere le loro storie, tramite il sito www.premioluisaminazzi.it, per dare forza al modello solidale e sostenibile che rappresentano, anche quando tutto ci induce ad allontanarci dal prossimo e a chiuderci nel nostro mondo».
Tutte le informazioni sono su www.premioluisaminazzi.it e www.festivalvirtucivica.it , Whatsapp: +39 3714634125
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