Covid: i trapianti in Piemonte non si fermano

Ci interroghiamo spesso su come proceda la salute, visite, cure, operazioni che non sono legate al Covid.

La sopresa è che la rete di donazione e trapianto di organi, tessuti e cellule del Piemonte e Valle d’Aosta, non ha subito, sostanzialmente interruzioni.

Una eccellenza italiana, quella della trapiantologia che il Covid non ha fermato anche se ci si è messo di impegno.

A riprova, il report stilato relativo al 30 settembre da Centro Regionale Trapianti fa infatti registrare un’alta qualità dei servizi e assistenza offerta ai pazienti.

Riportiamo alcuni numeri che rimarcano, positivametne, i risultati del processo:Donatori effettivi, ovvero le persone dichiarate morte da cui è (stato) possibile prelevare un organo a scopo di trapianto, sono i più alti del paese.

Il Piemonte si colloca al primo posto in termine di numero donatori: “34.6 per milione di popolazione (pmp), rispetto ai 27.2 del Nord, ai 30.4 del Centro e ai 12.7 del Sud e Isole.

Numeri in crescita rispetto al 2019 in cui si contavano 30.6 donatori effettivi per pmp, a conferma del grado di ‘fiducia’ da parte della popolazione verso il mondo dei trapianti anche in epoca di emergenza “.

Sempre al 30 settembre, si attestano su un valore di 58.1 pmp trapianti quelli per il rene (vs 51.5 del 2019) per un totale di 184 trapianti eseguiti; “36.1 ppm per il fegato(vs 32.9 del 2019) per un totale complessivo di 114 trapianti; 6.3 pmp per il cuore(vs 5.6 al 2019) con 221 trapianti totali. Un trend positivo anche per gli altri trapiani e per quelli combinati, plurimi.

«La nostra forza, dice il Professor Antonio Amoroso, Coordinatore del Centro Regionale Trapianti della Regione Piemonte risiede nell’elevata organizzazione di tutta la rete di donazione e trapianto.

Per la dottoressa Anna Guermani, responsabile del Coordinamento Regionale delle Donazioni e dei Prelievi di organi e tessuti del Piemonte, un grande valroe aggiunto va riconosciuto al livello dei test praticati per verificarne la sicurezza e escludere ogni possibile infezione nel donatore.
Quello di Anna Guermani è praticamente una missione nel campo dei trapianti. Dalla nostra redazione il nostro grazie.

Tommaso Lo Russo

Leggi qui le ultime notizie: IL TORINESE

Lascia un commento

Your email address will not be published.

Articolo Precedente

Ceas in campo a Torino per Green Pea

Articolo Successivo

Gallo (Pd): “Sostenere percorsi per minori disabili”

Recenti:

IL METEO E' OFFERTO DA

Auto Crocetta