Costituzione, una città da salvare

In un racconto per bambini il valori del “libro” più importante della nazione 

Imparare ad amare la Costituzione, ad apprezzarne i valori, a capirne i significati, a provare la necessità di impegnarsi e lottare per difenderli vivendo un avventura . In sintesi è questo il senso del libro di Barbara Quaglia Costituzione: una città da salvare”edito da Edizioni Vallescrivia.

Un racconto per bambini che ci fa vedere la Costituzione in un modo diverso dal solito: come la città in cui viviamo, con i suoi quartieri, i suoi parchi, i suoi pericoli. Le parole della Costituzione irrompono nella vita di questa città immaginaria, minacciata da una banda di malfattori che vorrebbero soffocare libertà e diritti, imponendo le proprie regole. Come fare, allora, a tutelare i principi fondamentali, i doveri inderogabili e i diritti inviolabili come libertà, uguaglianza, istruzione, tutela dell’ambiente,  pace, giustizia, dignità? Può un piccolo libro aiutare a comprendere le regole più importanti della Costituzione, la nostra “carta d’identità”, quell’insieme di diritti e doveri che ogni individuo è tenuto a rispettare?

Con una giusta dose di fantasia e immaginazione non sarà difficile immedesimarsi nell’avventura di Martino, Sebastiano, Barbara, Sarah e il cane Max, impegnati con coraggio nella difesa della città di Costituzione, quando le buone regole che la governano vengono minacciate dal malvagio Fuorilegge e dalla sua banda dedita al crimine, al disordine e alla violazione degli altrui diritti. Scorrendo le pagine del racconto di Barbara Quaglia è naturale seguire i consigli del saggio nonno e delle maestre di scuola, affiancando i protagonisti nella lotta contro  il gigante Disuguaglianza, re Schiavitù, il generale Inquinamento e tutti i cattivissimi fino all’orribile Fuorilegge. Riusciranno nell’impresa, portando serenità e pace nella città di Costituzione? Per conoscere l’esito dell’avventura non resta che leggerla, ovviamente. L’autrice, avvocatessa specializzata in diritto del lavoro che l’ha scritta allo scopo di trasmettere ai suoi figli Sebastiano e Martino il suo amore per i diritti e la giustizia, si è cimentata con successo nella difficile impresa di insegnare con delicatezza ai più piccoli il compito di  lottare per difendere sempre  i diritti sanciti dalla Costituzione. In questi giorni si celebra il centenario di Gianni Rodari.

Il grande scrittore nato a Omegna, sul lago d’Orta, considerava le fiabe come il più grande serbatoio di storie attraverso cui bambini e bambine potessero sviluppare la loro fantasia, educando le loro giovani menti. La fiaba è capace di rispondere ai quesiti più rilevanti e profondi  collocandoli all’interno di una cornice interpretativa accessibile ai bambini. In questo modo si riesce a nutrirne la fantasia e l’immaginario, conducendoli in percorsi narrativi assai audaci e divergenti, orientandone il pensiero verso un orizzonte di speranza e di miglioramento. Rodari  sottolineava quanto vi fosse di “umanamente produttivo nella fiaba”, sempre “pronta per darci una mano a immaginare il futuro che altri vorrebbero semplicemente farci subire”.E’ ciò che coerentemente ha fatto Barbara Quaglia con questo libro consigliato per approcciare con lievità a dei temi così importanti per la nostra vita in comune mettendosi dalla parte dei bambini. Un buon modo per ricordare il valore del “libro” più importante del nostro Paese spiegandolo ai bambini con somma semplicità e accuratezza per imparare a conoscerlo e rispettarlo.

Marco Travaglini

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