Il Covid e i sindaci

IL COMMENTO di Pier Franco Quaglieni/ Ancora una volta il Covid sconvolge tutto. Nell’ ultimo Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri veniva delegata ai Sindaci la possibilità di chiudere quartieri e zone della loro città per combattere la pandemia

 

Si trattava della scelta più democratica ed anche più opportuna possibile.
Ma i Sindaci, Appendino in testa, si sono ribellati a questa ipotesi, ritenendola uno scaricabarile del governo su di loro. Forse per i Sindaci ha giocato anche l’indice di popolarità che avrebbero dovuto rischiare chiudendo.

A me è apparso un rifiuto che evidenzia la mancata assunzione di responsabilità da parte dei Sindaci che hanno rifiutato quanto previsto dal governo,una gravissima mancanza di responsabilità, specie se consideriamo il momento drammatico che dovrebbe farci sentire tutti solidali ed uniti.

 

La conclusione della vicenda appare paradossale perché ,pur senza nominarli, saranno i prefetti a surrogare i Sindaci. Luigi Einaudi scrisse un celebre articolo dal titolo “ Via i prefetti “ in cui si contestava il potere centralista dei prefetti come organo del governo. In uno stato liberale non ci dovevano essere poteri prefettizi di tipo napoleonico, secondo Einaudi.

Per decine di anni si sono erosi i poteri dei prefetti, a partire dall’azzeramento delle Giunte provinciali amministrative che controllavano le spese dei comuni. Il potere dei prefetti veniva visto di malocchio da tanti,in particolare dalla sinistra.
Oggi, di fronte alla pandemia,  sindaci irresponsabili e pavidi ripristinano di fatto il potere dei prefetti. Verrebbe voglia di dire “Via i sindaci.”

 

scrivere a quaglieni@gmail.com

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