All’ex Accademia Artiglieria di Torino. Dal 24 settembre all’11 ottobre
Talento ne hanno da vendere. Insieme a capacità tecniche, creative e poetiche cristallizzate in opere che guardano in particolare alla ricca e variegata sfera del “contemporaneo” in un mix di grande suggestione e piacevolezza.
Sono i 14 artisti emergenti e più talentuosi premiati nella 15^ edizione di “Paratissima 2019” (la Fiera Internazionale degli Artisti Indipendenti organizzata da PRS-Paratissima Art Production sotto la direzione artistica di Francesca Canfora) svoltasi a Torino durante la settimana dell’arte contemporanea fra ottobre e novembre dell’anno passato. Selezionati fra i 338 partecipanti, questi magnifici 14 sono oggi riuniti nella mostra “Paratissima Talents” in programma da giovedì 24 settembre a domenica 11 ottobre negli spazi dell’ex Accademia Artiglieria, di Piazzetta Accademia Militare (dietro piazza Castello), a Torino.
Ad affiancarli, in apertura di rassegna, gli orsi monumentali dell’installazione “Convivium”, firmata da “Cracking Art”, il movimento artistico fondato ufficialmente a Biella nel 2001, noto in tutto il mondo per il forte impegno ecologista e per la creazione di installazioni urbane caratterizzate dall’utilizzo di opere raffiguranti animali (motivo ispiratore, in questo caso, il famoso M49, l’orso balzato alle cronache per le ripetute scorrerie in Trentino) realizzate in plastica rigenerabile colorata. A seguire, il complesso e coinvolgente iter espositivo ci presenta “Ambienti” di Eleonora Gugliotta, in cui il Padiglione “Charcot” dell’Ospedale Psichiatrico di Volterra viene rielaborato attraverso una sottile stratificazione di fili multicolore intrecciati a costituire “architetture tessili” che “lo traslano in una dimensione onirica e immaginifica”. Nodi e intrecci che sono anche base operativa dell’“Origine del mondo”, il grande sovradimensionato arazzo rosso di Grazia Inserillo, nato dal sapiente uso dell’uncinetto, magma di intensa cromia che nelle sue forme intende racchiudere, secondo l’intenzione della giovane artista palermitana, “riflessioni e istanze legate alla posizione della donna nella società contemporanea, alla propria terra e alla matrice sociale in cui vive”.
Ed è ancora un “filo rosso” quello che unisce e talvolta divide la “Ghost Family” di Letaz (Luigi Leto), mentre Valeria Secchi presenta l’autoritratto “Don’t trust the imitations”, parte di un progetto in cui l’artista sarda rielabora l’ossessione dei social, del selfie, reinterpretando con marcata ironia il rapporto fra “identità” e “virtuale”. Realtà ormai parte irrinunciabile del nostro quotidiano. Tutte da meditare anche le fotografie in bianco e nero di Carlotta Marchigiano così come i paesaggi naturali (pianeti vaganti in dimensioni “altre”) di Ilaria Franza o le essenziali sculture “di tendenza intimista” prodotte dalla cosentina Deborah Graziano con materiali eterogenei (dal gesso al pellame alla cera d’api) e l’installazione ispirata all’emozionale “tematica del nido” di Margherita Levo Rosenberg, psichiatra alessandrina specializzata in arteterapia. In “Ecosistema emotivo”, Gabriella Gastaldi Ferragatta ci presenta una serie di mezzi busti in vasi di vetro, in cui elementi organici – terra, acqua, fiori, piante e radici – si integrano perfettamente ai corpi a testimoniare la perfetta indissolubilità fra l’uomo e tutto quanto in natura lo circonda. Simbolici e visionari sono anche i “soggetti mitolgici”, “semidei decaduti” che nel progetto di rielaborazione grafica di Giuseppe Mascheroni trovano “un nuovo e più che mai attuale campo d’azione”.
A chiudere la rassegna le sculture antropomorfe di Marcello Silvestre raffiguranti immaginifici spazi urbani ispirati a “Le Città Invisibili” di Italo Calvino, accanto all’allegorica composizione di 240 volti di Salvatore Allibrio, all’opera del torinese ErreDueO ispirata al romanzo di fantascienza “Elsewhen” dello scrittore americano Robert A. Heinlein e all’intervento grafico – materico del messicano Oscar Brum su datate fotografie scattate dal nonno negli anni Settanta e rielaborate con colore, inchiostro, foglia d’oro e le stesse muffe e funghi cresciuti naturalmente sugli scatti di nonno Alfredo. Obiettivo, “contestualizzare i soggetti in un’atmosfera interdimensionale, ridefinendo la loro esistenza in chiave contemporanea”.
Gianni Milani
“Paratissima Talents”
“ARTiglieria”, piazzetta Accademia Militare 3, Torino
Dal 24 settembre all’11 ottobre
Orari: dal lun. al ven. 14,30/18,30 , sab. e dom. 10,30/18,30
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