I travagli del centrosinistra in attesa del voto

A Torino accordo fatto nel centrosinistra per come scegliere il candidato sindaco. Garante l’inossidabile Chiampa. Primarie: e lui porterà Saracco Rettore del Politecnico. 

Incontro con Mauro Laus, dove il senatore ha garantito di essere a disposizione. In altre parole ha deciso con Chiampa qualcosa per non presentarsi alle primarie e c’era anche la possibilità di una sua vittoria. C’ è anche Il prof Mario Calderini in panchina pronto ad ogni evenienza. Insegna a Milano ma è pendolare.
Vive nella nostra città ed ha insegnato al Poli. Deve la sua fama nell’essere stato Presidente di FinPiemonte ai tempi della Governatrice Mercedes Bresso anche lei  (per puro caso) docente al Poli. Grande amico di Calderini ora è Andrea Giorgis. Oramai nel centrosinistra torinese se non hai una laurea con 25 anni d insegnamento (possibilmente o in giurisprudenza o al Poli) non vai da nessuna parte.  Segretario regionale e provinciale PD? Dignitoso ed aristocratico silenzio. Gli altri pretendenti ? Se vorranno e soprattutto se  raccoglieranno le firme necessarie potranno correre.  Da La Volta al candidato del senatore Lepri. E gli altri partitini legati a Renzi o Calenda? C’ è spazio per tutti. Ma a una condizione: mai con i cinquestelle anche al secondo turno.  Poi che ora Bonaccini ha chiesto a Matteo Renzi di rientrare nel Pd, per il  toscanaccio si sta aprendo, anzi si è aperta una prateria. Chi sta rischiando di brutto è Nicola Zingaretti che ci ha messo la faccia sul referendum ed ha il 97% del suo popolo schierato per il No.  Giggjno l’unica cosa che fa da Ministro degli esteri è passare a fine mese ed incassare lo stipendio.  Situazione nel Mediterraneo fuori controllo. Quel mediterraneo che Giggino aveva collocato sulle sponde della Russia.  Se regge ancora la Toscana il pd la sfanga.  Poi mi sa c’è solo la Campania con De Luca che di fatto è uno che, oramai, gioca il proprio.  In Puglia vincerà il centrodestra o per meglio dire perderà l’ attuale governatore Emiliano, grande sponsor dell’accordo con i pentastellati che voteranno altri che non Emiliano. Se Scalfarotto arriva al 3 per cento Matteo Renzi se la ride.  Per il resto cappotto centrodestra. A Torino si aspetta il voto di Venaria. Solo per avere conferme.  Spariscono i grillini e il ballottaggio tra destra e sinistra. Massima curiosità per ciò che verrà detto il 22 settembre con la solita certezza che al governo nulla cambierà, con buona pace di Orlando che vorrebbe il rimpasto.
Patrizio Tosetto
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