“Unicorni tech crollano in fiamme per la vergogna, e persino gli ultra-ricchi piangono tremanti in pubblico; abbondano i linciaggi di folle social, mentre scienziati illuminati fuggono dai troll; agli sconvolgimenti si oppone un silenzio nefasto mentre la connessione di Internet viene stesa su province vaste e sinistre. Il tenue tessuto del mondo civile viene fatto a brandelli mentre gli agenti della repressione colpiscono i passanti a caso, e scoppi convulsi di passione incosciente e puro malcontento mandano i frantumi lo specchio a senso unico dello status quo. La sorveglianza viene raddoppiata e il sorvegliato non ce la fa neanche a comportarsi come si deve; “fraternizzare” è un atto di ostilità dissimulata, mentre “apprezzare” è demodé. Un tumulto non è una rivoluzione o una riforma, ma è uno scoppio convulso che si conclude in uno sconcerto malinconico.
E tuttavia: eccoci qui. Questa è, la condizione sociale. Potrebbe essere ovunque, potrebbe essere chiunque. Cosa possiamo fare di questo? Che ne sarà di noi?” Bruce Sterling Direttore Artistico di Share Festival.
Da quindici anni Share Project, piattaforma cross-disciplinare per la promozione di arte e cultura contemporanea nell’epoca digitale produce Share Festival, anche quest’anno, sotto la direzione artistica di Bruce Sterling e la curatela di Jasmina Tesanovic si svolge dal 17 al 20 settembre 2020 insieme a Torino Maker Faire a Toolbox, via A. da Montefeltro 2 To, sarà come sempre lo spazio in cui la forza creatrice dell’arte capace di trasformare una crisi in opportunità di miglioramento e successo, cercherà di mostrare come la bellezza può salvare il mondo.
“L’edizione “Riots” di Share Festival è di certo il nostro evento più inconsueto soprattutto a causa delle condizioni che condividiamo con tutti gli altri festival del mondo. In anni senza pandemie globali, siamo un festival globale. Siamo specializzati nel mostrare al pubblico Torinese opere d’arte tecnologica provenienti da tutto il pianeta. Ogni anno selezioniamo sei opere scelte, assegniamo lo Share Prize e invitiamo a Torino ospiti internazionali alle nostre mostre, panels e discussioni artistiche.
Nello Share Festival amiamo la kinetic art, device art, net.art, software art, e i lavori prodotti dall’Intelligenza Artificiale. Quindi siamo un festival d’avanguardia di modeste proporzioni ed interessi specializzati. Tuttavia nel 2020 ci sentiamo più vicini, come non lo siamo mai stati prima, al mondo dell’arte convenzionale dei musei, delle gallerie, dello spettacolo e delle biennali.
Non perché siamo più simili a loro – ma perché loro sono più simili a noi.” Bruce Sterling
Nell’attuale situazione è necessario sognare un nuovo modo di vivere, attraverso l’arte le intuizioni diventano materia. Gli artisti di Share sono stati più bravi che mai, le loro opere sono la rappresentazione della possibilità del buono attraverso la bellezza. A Share Festival i RIOTS muovono e commuovono, l’arte è la migliore delle medicine, un balsamo per il cuore perché è via d’accesso prioritaria a quella parte di eternità che è un diritto inalienabile di ogni essere vivente, la felicità non effimera. I nostri artisti doneranno al pubblico l’opportunità di sperimentare il moto rivoluzionario che abbatte muri, recinzioni, barriere, confini, diseguaglianze e mette tutti allo stesso livello, per entrare nello spazio i cui tutto il buono e il bello non solo sono possibili, sono un dovere necessario per rispetto alla dignità umana. Share non solo è riuscito a resistere alle difficoltà per voi, grazie all’arte, è riuscito ad aprire una breccia, uno squarcio su un panorama del tutto nuovo, Here We Are, eccoci!, ci siamo!, # kalòskaiagathòs. Quest’anno è d’obbligo venire a vedere le meraviglie che i nostri artisti hanno creato per voi, i tumulti a Share Festival spazzano il malessere e portano la cura #laculturacura.
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