FIN Piemonte e Valle d’Aosta, alcune iniziative per salvare le piscine

Scatta in questi  giorni, in molte piscine di Piemonte e Valle d’Aosta, la challenge #centralacuffia, iniziativa promossa dal Comitato Regionale FIN Piemonte e Valle d’Aosta per contribuire a fronteggiare le attuali problematiche economiche degli impianti natatori.

Una crisi provocata dal lungo periodo di chiusura e – in seguito alla riapertura degli impianti – alla riduzione del numero di ingressi, in molti casi dovuta al contingentamento necessario per garantire il rispetto delle normative di sicurezza. L’obiettivo della challenge #centralacuffia è quindi quello di porre l’attenzione sugli impianti attraverso una sfida divertente, per sensibilizzare gli utenti, i media e le autorità politiche sulle problematiche citate.
Allo stesso tempo, la challenge vuole essere un vero e proprio invito per tutti a frequentare le piscine; a coltivare una passione come il nuoto, sinonimo di salute e benessere, contribuendo direttamente al sostegno economico degli impianti. Sempre rispettando le norme di sicurezza, i gestori hanno organizzato modalità di accesso semplici. Da ricordare, inoltre, come l’ambiente della piscina risulti sicuro dal punto di vista igienico, grazie alla presenza del cloro, alle costanti pulizie e disinfezioni dei locali, soggetti peraltro a frequenti controlli da parte dell’ASL.
La campagna di sensibilizzazione si rivolge naturalmente anche alla politica, alla Regione e alle amministrazioni comunali, le quali hanno già messo in atto alcuni importanti provvedimenti. È però necessario prevedere nuove misure di sostegno per gli impianti natatori; un’ipotesi potrebbe essere la riduzione, per un certo periodo, della tariffa sull’acqua, voce di spesa ovviamente molto consistente per una piscina.
Contemporaneamente, alla luce delle graduali aperture e dei vincoli meno stringenti adottati in ambito sportivo, si potrebbe intervenire sui protocolli sanitari dedicati agli impianti natatori, riducendo la superficie minima di 7 m2 a persona per l’attività in acqua. Un valore di 5 m2, ferme restando tutte le altre misure di sicurezza (distanziamento, utilizzo di mascherina ecc.), garantirebbe sufficiente protezione, consentendo l’accesso a un maggior numero di utenti.
La pagina Facebook “Salviamo le piscine”
Da qualche giorno è online la pagina Facebook “Salviamo le piscine”, nata con l’obiettivo di aggregare il maggior numero possibile di persone attorno al tema della crisi economica degli impianti, molti dei quali rischiano concretamente di la chiusura. Un pericolo da scongiurare, perché le piscine garantiscono lo sport di base, nelle scuole, lo sport agonistico e per le persone con disabilità. Perché il nuoto è sinonimo di sport sano, quello con il più alto numero di praticanti in Italia, oltre 5 milioni. La pagina Facebook conterrà informazioni e aggiornamenti, seguirà lo svolgimento della challenge #centralacuffia e presenterà nuove eventuali iniziative in futuro. Sarà un aiuto piccolo ma importante per le piscine piemontesi, un patrimonio di tutti che bisogna salvare.
La challenge #centralacuffia
La challenge si affronta in coppia e consiste nel riuscire a indossare “al volo” una normale cuffia da nuoto. Un componente della coppia tiene una cuffia piena d’acqua circa un metro sopra la testa del compagno seduto. Quindi lascia cadere la cuffia, che svuotandosi si infila perfettamente – se ben centrata – sulla testa del compagno. In tutti gli impianti del territorio che aderiranno all’iniziativa sarà presente un’apposito luogo dove partecipare alla sfida, documentando il tutto con un video da pubblicare sui social. Agli impianti FIN interessati, il comitato regionale FIN Piemonte e Valle d’Aosta fornisce un roll up e tre magliette con il logo e le immagini dello svolgimento della challenge. L’invito per atleti, tecnici e appassionati è quello di partecipare numerosi, dalle piscine ma anche dalle proprie abitazioni o dai luoghi di vacanza. E di pubblicare i propri video, per ricordare a tutti il periodo difficile che gli impianti natatori stanno attraversando e contribuire così a evitarne la chiusura.
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